commenta
Un attacco atomico. Si può dire con certezze e cognizione di causa: almeno davanti, questa Juve è davvero forte. Da Ronaldo a Dybala, da Morata a Ramsey, poi i jolly Kulusevski, Cuadrado e Bernardeschi. Non è arrivato il centravanti big - fisicamente e nei gol - ma c'è fantasia e rapidità di esecuzione. Ma possono giocare tutti insieme, decisamente appassionatamente? Nell'analisi di Gazzetta, non è utopistico. Almeno. 

LA VERSIONE - Del resto, a rivedere la Juve contro il Napoli, nel vuoto dello Stadium il Maestro aveva lanciato un segnale: erano tutti in campo, i più forti. Morata a parte. E "si può fare, magari anche nella versione ancora più offensiva con Chiesa largo a destra e Kulusevski nella posizione di Ramsey. L’importante è considerare le regole di ingaggio fatte chiaramente capire da Pirlo: nella Juve al momento giocano due centrocampisti centrali, un esterno offensivo, un esterno che in fase difensiva diventa un terzino e tre calciatori offensivi", come racconta Gazzetta. Che sottolinea come questo sia un punto di partenza da riequilibrare. 

NEL PASSATO - Dalle cinque stelle di Allegri (nell'anno della finale di Cardiff) in giù, poche volte abbiamo visto una Juventus così offensiva. Di sicuro con Sarri, nonostante l'alto numero di gol, non lo è stata: l'equilibrio necessario cambiava le carte e le scelte in corso. Equilibrio che sarà fondamentale anche per Pirlo, ma che tentazione buttarli tutti dentro. A far sognare.