Ha solo un anno in più di Ranocchia, che è stato giustamente omaggiato come giovane di spicco per le sue giocate e per il gol bellissimo segnato questa sera, ma lui è già uno di quelli maturi. O meglio, deve esserlo. E da dove passa tutto questo? Dalla continuità. Lì si fa la differenza, lì deve puntare lo svedese per fare il salto, per essere al centro, anche come dodicesimo uomo, di questa Juve. Allegri ha sempre lavorato con attenzione e pazienza con i giovani, lo stesso farà con lui per garantirgli il miglior percorso possibile. E già stasera lo ha bacchettato spesso per delle scelte sbagliate, per la cattiveria mancata, per la sua crescita. E' arrivato un gol di astuzia, ma non basta. Allegri ha le idee chiare: "Ha buone potenzialità, deve migliorare molto. E' un 2000, deve migliorare molto, in cattiveria, sotto porta. Ci sono situazioni in cui deve essere più concreto. Deve attaccare la porta, nel primo tempo doveva fare meglio. Quando ha tirato alto doveva andare col piattone. Tirare di collo non è vergogna. Giocatore importante, deve imparare molto, crescere. Ha tutto il tempo per farlo".
Lo aspetta, non ha fretta. Tutto con la giusta calma. E' nettamente più avanti dei suoi coetanei, ma per essere davvero maturo serve ancora uno step. Anche perché per tutto l'anno si giocherà una maglia con Dybala e ora parte un po' più indietro. Sfida mancina per prendersi la Juve, un duello per salire di colpi. Senza dimenticarsi degli altri due: Cristiano Ronaldo e Chiesa...