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Nessun rimpianto, anzi. La cifra spesa per portare Dejan Kulusevski a Torino è stata decisamente importante, ma quei 35 milioni più bonus (9) sono ora fonte di felicità. Sì, perché lo svedese ha ripreso da dove aveva lasciato: dopo lo stop per l'emergenza Covid ha alzato il suo rendimento, si è preparato per essere al meglio per la Juve e, dopo i primi allenamenti alla Continassa, ha continuato a stupire in Nazionale. Prima è stato al centro di un caso che ha coinvolto tutta la Svezia, la sua esclusione nella gara d'esordio con annessa furia pubblica di Ibra, poi si è beccato i complimenti di Cristiano Ronaldo dopo la sfida contro il Portogallo. Avversari lì, compagni a Torino, per "segnare tanto e fare il bene della Juve", ha detto CR7. Il feeling già c'è.

Tutti alla Juve sembrano essersi innamorati di Kulusevski e le premesse sono ottime. Andrea Pirlo sta plasmando la sua Juve, che dipenderà anche da lui: sarà difesa a tre quando la squadra costruisce, a quattro quando difende, con un 4-4-2 in fase difensiva. Sarà l'attaccante di destra a dover scalare sulla linea dei centrocampisti, permettendo a CR7 di recuperare al centro. Sarà questo il compito di Kulusevski, perfetto per il ruolo, per supportare con corsa, qualità e assist i due che giocheranno più avanti, siano essi Dybala e Ronaldo o Suarez. Prezioso dietro, decisivo in avanti. Il modulo a due fasi di Pirlo conta su quel jolly che Kulusevski sa essere. E occhio all'alternativa mezz'ala, perché l'esperimento non è ancora abbandonato...