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Negli ultimi anni la tifoseria della Juventus si è spesso divisa e tra i temi che hanno spaccato l'ambiente bianconero, c'è stato anche quello riguardante Dejan Kulusevski. Era un giocatore da Juventus? "Si, la colpa è di Allegri che non lo sa sfruttare", "No, non ha dimostrato di valere i soldi spesi, giusto cederlo". Questa, in sintesi, le due posizioni contrastanti sullo svedese. E d'altronde, cambiano i giocatori ma il tema rimane valido tutt'ora, basta ascoltare il dibattito intorno a Federico Chiesa. Intanto però, Kulusevski ha attaccato l'allenatore della Juventus, senza citarlo ma con un chiaro riferimento a lui.
 

Kulusevski, le parole sulla Juventus e l'attacco ad Allegri


"Erano sei mesi che non giocavo titolare una partita alla Juventus. Ti senti malissimo, perché hai dato la vita per giocare a questa partita, allenandoti più duramente che puoi, e finisci per guardare giocatori giocare nel tuo ruolo che non sono nemmeno ali. Onestamente, mi sono sentito imbarazzato, persino inutile", le parole del giocatore. In particolare, da sottolineare è il passaggio sui "giocatori fuori ruolo" che venivano utilizzati al suo posto. Ma a chi si riferisce Kulusevski?

Era il 2021/2022, ovvero la prima stagione dell'Allegri bis. La Juventus perse all'ultimo Cristiano Ronaldo, sostituito da Moise Kean fino a gennaio, quando poi arrivò Vlahovic. In quei mesi, Allegri giocò spesso con un 4-4-2, modulo teoricamente adatto per Kulusevski. In realtà però, il tecnico puntò con costanza su Adrien Rabiot da esterno di centrocampo o in alternativa Weston Mckennie. Emblematica fu la partita di Champions contro il Chelsea a Londra, persa 4-0 dalla Juve. In quell'occasione, addirittura, agirono sulle corsie esterne sia il francese che lo statunitense. E Kulusevski fa riferimento proprio a queste scelte che lo "fecero sentire in imbarazzo". 

 

La sua stagione con Allegri


Dopo un primo anno positivo con Pirlo allenatore, la seconda stagione in bianconero fu deludente per lo svedese. Venti presenze da agosto a fine gennaio, quando poi fu ceduto al Tottenham, ma molto spesso da subentrante (8 gare da titolare). E i numeri realizzativi dimostrano le difficoltà in quei mesi. Solo 2 reti e tre assist. La svolta fu appunto il passaggio agli Spurs, con cui finì la stagione alla grande (5 gol, 8 assist). Un feeling mai sbocciato quello tra Dejan e Massimiliano Allegri. Ma forse, più in generale, tra il ragazzo e la Juventus. Anche se qualcuno lo rimpiange ancora. Sicuramente, le sue parole hanno alimentato il dibattito e la spaccatura sull'allenatore bianconeroScopri il nuovo canale WhatsApp de IlBianconero.com!

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