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Darko Kovacevic parla di Dusan Vlahovic e di Juve. L'ex attaccante alla Gazzetta racconta: «Vorrei che sia chiara una cosa: quello che penso di Dusan non nasce dal fatto che sia un attaccante serbo come me. Per me Vlahovic è eccezionale, semplicemente un centravanti top». 

PROBLEMI - «Ha avuto anche qualche problema fisico. Ma io contro l’Inter l’ho visto alla grande e ha segnato un gol fantastico. Credo che la parola chiave per Dusan sia solamente una: fiducia. Non deve farsi prendere dalla negatività quando le cose non vanno. Allegri e i compagni poi devono sempre farlo sentire importante. Per un bomber è fondamentale».

PARTITE COMPLESSE -  «È normale. Capitano e capiteranno sempre gare in cui una punta centrale, come ero io ed è oggi lui, non tocca un pallone, perché la squadra subisce e sta bassa o non arriva l’occasione giusta. Ecco, proprio in quei momenti non ti devi far prendere dal nervosismo. C’era un mio ex compagno che faceva 90’ e ti chiedevi se fosse in campo o meno. Poi all’improvviso, segnava un gol così, dal nulla. Si chiamava Pippo Inzaghi, forse lo conoscete anche voi (ride ndr )».

CON LA SERBIA UN ALTRO DUSAN - «È innanzitutto una questione di testa. In nazionale Vlahovic è più sciolto, spigliato, perché non ha le pressioni di indossare una maglia come quella della Juve. E poi vicino c’è un attaccante come Mitrovic che gli permette di svariare e porta via sempre due uomini».

COPPIA CON CHIESA - «Diversa ovviamente, ma i due hanno tutto per stare bene insieme. Chiesa è un partner di livello: ha strappo, tiro da fuori, può partire largo o stringere da seconda punta. Mi ricorda un po’ Nihat, mio compagno alla Real Sociedad: quanti gol abbiamo segnato insieme... E poi non dimentichiamo che alla Juve Dusan può giocare anche con un attaccante associativo come Milik. Non credo abbia problemi di partnership».

GOL A RAFFICA - «Consigli? Di stare sereno e avere fiducia in sé stesso. Le cose poi verrebbero da sole, perché Dusan è forte, forte, forte».