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Tantissimi spunti quelli che la lasciato Teun Koopmeiners nella lunga intervista. L'olandese ha raccontato come ha vissuto il trasferimento dall'Atalanta alla Juventus ma si è soffermato molto anche su questioni strettamente legate al campo, analizzando dove la squadra dovrà migliorare e come è cambiato il suo modo di giocare da quando è a Torino.
 

Koopmeiners, cosa è cambiato alla Juventus: ruolo, richieste, caratteristiche


Già dopo l'ultima partita di Champions, Koopmeiners aveva affrontato il tema: "Gioco in modo diverso rispetto a quando ero all’Atalanta". Si, ma quali sono davvero le differenze rispetto agli anni a Bergamo? "Adesso sono più centrocampista, all'Atalanta, che si giocava con un solo attaccante e io ero più offensivo. Ora anche in possesso palla devo aiutare di più quando si parte dal basso". Questione quindi di ruolo e conseguenza di richieste diverse. Thiago Motta vuole che l'olandese sia anche costruttore; Koop deve dare qualità alla manovra già nella prima fase di gioco. E infatti spesso lo abbiamo visto abbassarsi e allargarsi per iniziare l'azione. 
 

Le differenze tra Thiago Motta e Gasperini


Koopmeiners però ha analizzato in generale le differenze tra la Juve e l'Atalanta, con Thiago Motta e Gasperini che chiedono cose diverse alla squadra: "Gasperini per esempio punta molto sull’ìntensità e nell’uno contro uno in ogni parte del campo. Quello che stiamo facendo qui alla Juve mi ricorda ciò che facciamo in Olanda: possesso palla, intensità, voler controllare la partita, creare tante occasioni, ma anche nel modo di difendere". Più collettivo quindi chiesto da Motta, in ogni zona del campo. 

Ma Koop sa che il suo apporto dovrà essere anche in zona realizzativa: "Io voglio comunque continuare a fare grande pressing, assist e gol". E' ancora a zero, anche se sembra davvero solo questione di tempo...e di centimetri. Il primo passo intanto l'ha già fatto; dai goal sbagliati nelle prime partite a quelli fatti...ma in fuorigioco (non suo). A Lille l'olandese ha dimostrato di poter fare sia lavoro di costruzione sia quello di finalizzatore. Due inserimenti perfetti in area di rigore e due conclusioni praticamente identiche. Adesso che è tornato a disposizione, vuole prendersi la Juventus. D'altronde, Thiago Motta Motta non può farne a meno come ha confermato lo stesso tecnico. Neanche ora che non è ancora al top della forma, figuriamoci quando lo sarà.