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E' stata la mano di Koop. Con quell'inquietudine alla Fabietto Schisa, protagonista di una delle più belle pellicole di Paolo Sorrentino. Ora: non ci metteremo in fila per andare a vedere Teun palleggiare, però abbiamo vissuto tutti momenti simili. Tipo lo zio che minaccia di togliersi da questo mondo se non dovesse arrivare Maradona, cioè Koopmeiners. Tipo i dubbi sull'operato di ogni componente della Juventus, da Thiago Motta a Giuntoli.

Poi è arrivato lo strappo. E allora ce l'aveva, qualcosa da raccontare Koop. Non era uno qualsiasi, pronto a subire le decisioni dall'alto. E' stata la mano di Koop e chissà cosa sarebbe stato senza la decisione di voltare le spalle al club bergamasco, forte di una promessa che non era stata mantenuta. Più facile capire cosa sarà: viene alla Juve, anche se ci sono un bel po' di dettagli pure da sistemare. 


Cos'è successo ieri tra Koopmeiners e l'Atalanta?


Torniamo un attimo alla cronaca. E ripartiamo dalle basi. Nella giornata di ieri Cristiano Giuntoli, Pompilio e Stefanelli, non si fanno vedere in zona Stadium. Neanche per la conferenza stampa di presentazione di Douglas Luiz, che pure sarebbe il loro colpo più lucente. Antenne drizzate: cosa staranno facendo? Eh, stavano facendo il mercato, quello pesante. Da Todibo - sul quale poi torneremo - a Nico Gonzalez - e faremo un passaggio pure su di lui -, il vero colpo è stato restare a guardare Koop che alzava la voce con chi non lo stava rispettando. Mentre tutto era in bilico, molto più che sul filo del rasoio, a Zingonia il centrocampista prendeva la decisione di non allenarsi. E Gasperini no, non la prendeva bene.

Lite furibonda. Poi l'intervista del Gasp a L'Eco di Bergamo, che potete ritrovare già su IlBiancoNero: "Vuole andare alla Juve", dice l'allenatore. Dunque Koop è fuori rosa. Dunque si aspetta solo l'accordo tra le società, che registrano una nuova scossa dopo un po' di parole fuori posto sulla Superlega. Sempre da Bergamo. 


Cosa può accadere adesso? 


Cosa può accadere adesso? Adesso è un rettilineo: la parte in salita è finita. Ci sono due scenari davanti a noi. Il primo: alzare la proposta per l'Atalanta e avvicinarsi, ma non raggiungere, alla richiesta fatta da Percassi e i suoi. Il secondo: provare a farlo definitivamente alle condizioni bianconere. Ora: le notizie vanno nella prima direzione, e cioè la Juve vuole corrispondere effettivamente qualcosa in più rispetto ai 45 milioni già offerti al giro iniziale di trattative.

Non dovrà però più svenarsi, raggiungere quei 60 milioni che per l'Atalanta erano questione di vita o di morte. Un dettaglio, forse sfuggito ai più, è questo: Gasp ha detto che Koopmeiners vuole la Juventus, non che ci andrà. Uno strappo si può ricucire, se si lavora per farlo. Ecco perché questo è il momento di massima vulnerabilità della trattativa: qui si fa il lavoro di Cristiano Giuntoli. 
 



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