1
Non c'è stato il goal dell'ex, non c'è stata la svolta che molti si aspettavano. La serata di Teun Koopmeiners è stata per larghi tratti come tutti si immaginavano, quindi tra i fischi del Gewiss Stadium che non si è "dimenticato" di ciò che è successo in estate, della voglia che l'olandese ha avuto di lasciare la maglia della dea, o meglio, prendersi quella della Juventus. Nonostante un addio che fino ad ora ha fatto "meglio" all'Atalanta che a Koop (o alla Juve), perché i sentimenti vanno oltre. QUI LA PAGELLA DI KOOPMEINERS.
 

Atalanta-Juventus, la serata di Koopmeiners


Che l'accoglienza non sarebbe stata delle migliori per Koopmeiners si capiva già dalle parole di Luca Percassi: "La storia che ci ha legato a Koop è stata molto positiva poi finita in un modo che probabilmente l’Atalanta non meritava". E alle parole, sono susseguiti i fatti, e quindi i fischi, assordanti, già quando i bianconeri sono entrati per riscaldarsi. E poi quando è iniziata la partita, perché i riflettori erano tutti su Koopmeiners. Dopo i fischi, lo striscione e i cori che non avevano certo l'obiettivo di ricordare tutto quello che di bello c'è stato tra l'Atalanta e Koop. Tutto come nei piani nonostante la "sorpresa" di Thiago Motta nell'assistere a questa reazione del pubblico atalantino. "Non riesco a capire i fischi, le critiche ad un giocatore così. Ha passato tre anni eccezionali a Bergamo, è andato via come una persona seria, lasciando non poco a questa squadra", le parole del tecnico in conferenza.
 

La partita di Koopmeiners


Il modo che l'olandese aveva per rispondere era il campo. Una risposta che però più che ai suoi vecchi tifosi, Koopmeiners doveva darla ai nuovi, che lo hanno aspettato a lungo, desiderato fino a chiedersi dove fosse finito il vero Koop, quello appunto, di Bergamo. L'occasioni ce l'ha avute per scrivere il classico copione del goal dell'ex ma quel diagonale nel primo tempo è finito largo. Ed altre mezze chance in area di rigore, dove però è mancato il guizzo. Questione di serenità. Eppure, non è stato comunque tutto da buttare. Rispetto al derby si è visto un giocatore quantomeno al centro della Juve, in quella "strana" posizione avanzata. Si è mosso, come ha sempre fatto, ma la differenza è che questa volta i compagni lo hanno trovato. E c'è quel salvataggio sulla riga che poteva regalare i tre punti alla Juve. Non è stata la serata della svolta ma è stata una crescita rispetto alle ultime uscite. Basta questo? No, ovviamente no.