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Kolo Muani funziona a metà: il gol è importante, ma è una punta... arrotondata
Com'è andata? L'episodio, diventato gol, ha reso l'esperimento felice. Però nel complesso la partita del francese è stata tutto ciò che può essere una gara di un giocatore alla primissima esperienza in un contesto nuovo, di cui ha visto poco e sentito parlare molto.
La partita di Kolo Muani in Napoli-Juventus
Ha segnato al sesto gol: precoce. Non il più precoce, perché l'ormai ex capitano Danilo ha saputo fare di meglio, sempre contro il Napoli, andando in rete al primo tocco assoluto. Era un'altra vita. Ed era pure un'altra Juve, che a fine anno vinse di nuovo lo scudetto senza però dare continuità alla rivoluzione sarriana. Giusto o sbagliato, alla fine fu una scelta forte, di una dirigenza presente.
Ma Kolo, che è partito centralmente e si è preoccupato parecchio di interscambiarsi, risultando effettivamente difficile da acciuffare, ha avuto praticamente solo quel merito lì: era al momento giusto sul rimpallo giusto, mostrando tutta la sua qualità in una girata di un lampo che è valsa l'illusione collettiva. Poi è sparito. Anzi: è evaporato, che forse è peggio. Perché si è perso nei tentativi, nei tocchi, nella profondità mai servita realmente. Inghiottito dal poco coraggio della squadra.
A lui Thiago ha chiesto e chiederà più presenza. Di rendere vivo l'attacco della Juve. Un primo passo è stato fatto, ma è stato meno pesante del tonfo dell'intera squadra. Se sono rose, fioriranno. Sperando di non dover attendere primavera.
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