Araujo si è avvicinato sensibilmente, già nella giornata di ieri. Oggi ore convulse, importanti, fondamentali pure per Kolo Muani. Sembrano loro, i prescelti. Ma sono i nomi giusti? Apriti cielo. E discussione.
C'è chi di Araujo ha guardato il quadro clinico, chi di Muani ha visto solo l'adattabilità a più ruoli, professando la preoccupazione per la necessità di una punta vera. Perché tanto Milik non torna, e pure se torna chissà come lo fa.
La verità è che no, Kolo Muani e Araujo non sono i nomi giusti. Ma sono acquisti obbligati e obbligatori in questo momento, così com'è nello stile del mercato di gennaio. Si chiamerà "di riparazione" per qualche motivo, o no? Sono i colpi veloci, dettati dall'obiettivo di cambiare il processo di questo gennaio diventato troppo veloce e troppo pericoloso per non prenderlo per le corna.
Se saranno scelte felici, del resto, lo potrà dire soltanto il campo. Se saranno scelte amate da Motta, in fondo, pure. Siamo certi della connessione con Cristiano Giuntoli, ma non è un segreto che Thiago volesse altri giocatori. Tipo Tomori, sfumato sul più bello. Tipo Hancko, per cui il Feyenoord non ha mai aperto. Tipo Zirkzee, contattato pure in amicizia.
Vabbè, toccherà farsene una ragione. E toccherà inserirli soprattutto quanto prima all'interno di un contesto al momento confuso e stralunato. Saranno iniezioni d'ossigeno e di fiducia. Si spera di gol fatti e non di gol subiti. Si spera pure di carisma: è quel che serve più di ogni altra cosa, in questo momento.