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A poche ore dall'inizio del ritiro estivo rossonero, hanno preso la parola da Casa Milan l'amministratore delegato Marco Fassone e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Importanti, in chiave mercato, soprattutto le dichiarazioni di quest'ultimo. Sotto i riflettori c'è uno degli attaccanti più in vista della Serie A, Keita Baldé della Lazio. Il senegalese si è presentato oggi alla clinica Paideia in vista del ritiro con la squadra di Inzaghi, ma la sua permanenza in biancoceleste è tutt'altro che sicura. Su di lui, in scadenza contrattuale fra un anno, stanno lavorando soprattutto Juventus e Milan. "E' uno dei giocatore che seguivamo", ammette Mirabelli: "Ma quando ci siamo accorti che era gestito in una certa maniera abbiamo mollato la presa, non rientra più nei nostri programmi".

JUVE IN ATTESA - Il ds rossonero ha quindi annunciato - con dichiarazioni piuttosto polemiche - l'abbandono dell'obiettivo Keita, lasciando via libera alla concorrenza bianconera. Il ché non significa che la trattativa con il presidente Lotito si sia messa improvvisamente in discesa per la Juve, che dalla sua ha già ottenuto il gradimento del giocatore al trasferimento all'Allianz Stadium. Al momento la distanza economica tra la Lazio e i bianconeri persiste, con Marotta e Paratici pronti ad accogliere Keita fra un anno, da svincolato, qualora l'ipotesi rinnovo sfumasse definitivamente. Il giocatore ha puntato i piedi, vuole solo la Juve: il suo agente Roberto Calenda ha provato di recente a mandare segnali distensivi a Lotito, spiegando di non aver mai avuto intenzione di danneggiare economicamente il club della Capitale con un'addio a parametro zero. Tentativo parzialmente fallito, il braccio di ferro prosegue. La stagione della Lazio è iniziata, ma il futuro di Keita sembra sempre più bianconero: a maggior ragione adesso che il Milan si è defilato.