Kean-Vlahovic, il confronto dopo Juventus-Fiorentina
Aveva tanti riflettori addosso; perché tornava per la prima volta all'Allianz Stadium dopo l'addio. Perché dall'altra parte c'era Dusan Vlahovic, che gli ha "chiuso" un futuro alla Juventus. Juventus e Fiorentina hanno pareggiato, tra Kean e il serbo invece c'è stato un chiaro vincitore. La differenza non è solo il goal e quella mano di De Gea che ha fermato Vlahovic. La differenza più grande che si è percepita è la centralità che hanno nelle rispettive squadre. Da una parte Moise, totalmente dentro ogni schema, ogni azione della Fiorentina. Dall'altra Vlahovic, che è apparso come spesso in stagione slegato dal resto dei compagni.
Il confronto l'avrà perso in parte anche Vlahovic, che ha faticato a gestire qualche pallone di troppo. Ma lo ha perso soprattutto la Juventus. Perché il serbo non ha responsabilità se sulla rete di Kean, l'attaccante viene lasciato completamente solo a pochi centimetri dalla porta. E non poteva farci niente neanche quando era seduto in panchina e sul secondo goal della Fiorentina, questa volta la difesa si preoccupa fin troppo dell'ex Juve, dimenticandosi di Sottil.
"Devono servire Dusan. Devono alimentare Dusan, abbiamo bisogno di dargli la palla nella zona giusta, dove gli piace, in area di rigore" il messaggio e l'indicazione chiara di Thiago Motta prima della partita. Ecco, l'idea di voler mettere Vlahovic al centro della Juve c'è, la realizzazione ancora no. Dusan rimane a secco contro la Fiorentina; sei partite da ex, zero goal. Ne è bastata una invece a Kean.