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Tecnicamente la compravendita sarebbe ancora chiusa. Eppure, però, chi è afflitto dall’antijuventinismo acuto inizia a mostrare i primi segnali di (in)sofferenza. Va così, la Juventus al momento è la società italiana più attiva sul mercato, con il dt Cristiano Giuntoli decisamente sul pezzo. Tra acquisti e cessioni, l’ultima – perfezionata ieri pomeriggio – con Moise Kean pronto a passare alla Fiorentina.

Un’operazione impostata a titolo definitivo sulla base di 13 milioni più bonus: alcuni semplici da raggiungere, altri no. E che rispecchia pienamente il valore di un giocatore, classe 2000, che può già vantare due esperienze in Serie A, una in Premier League e un’altra in Ligue 1. Più qualche presenza con la Nazionale maggiore. Insomma, a 24 anni si è visto di peggio.

Dice: Kean non segna mai e ha un contratto in essere fino al 2025, come può valere questa cifra? Rispondo: ricordo che il patron della Lazio, Claudio Lotito, a fine agosto 2017 riuscì a vendere Keita Baldé (da separato in casa) al Monaco per 30 milioni più bonus. Proprio con la Juve spettatrice interessata. Il centravanti spagnolo naturalizzato senegalese sarebbe andato in scadenza l’anno successivo. Eppure – giustamente – tutti magnificarono le gesta del presidente biancoceleste sottolineando le sue grandi capacità in fase di vendita. Figli e figliastri.

A chi rimarca esplicitamente che la viola stia facendo un favore alla Juve, invece, mostro lo storico delle ultime operazioni sull’asse Torino-Firenze: 40 milioni più 5 di bonus per Federico Bernardeschi; 50 milioni più 10 di bonus per Federico Chiesa; 70 milioni più 10 di bonus per Dusan Vlahovic. Ora, tralasciando la parte variabile, la Signora dall’estate 2017 al gennaio 2022 si è impegnata a versare nelle casse gigliate almeno 160 milioni. Non credo serva aggiungere altro.

La verità è che, semplicemente, la Fiorentina si è assicurata un buonissimo attaccante. Certo, il fatto che non vada in goal dal 1° aprile 2023 (ufficialmente, perché la rete negatagli nell’ultimo Juve-Verona resta ancora allucinante) certifica come il ragazzo vada recuperato fisicamente ma soprattutto mentalmente.

Garantisce Raffaele Palladino, appena approdato nel capoluogo toscano, che avrebbe voluto allenare Moise già nei mesi scorsi al Monza. A Firenze va in scena l'occasione del rilancio, da sfruttare meticolosamente. E chissà che magari una stagione positiva di Kean non porti subito a far lievitare sensibilmente il valore del suo cartellino. Ci risentiamo tra qualche mese o voi che pontificate…



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