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A differenza dell'ultima sosta per le nazionali, questa volta la Juve osserva con attenzione ciò che succede a Coverciano, dove sono presenti quattro giocatori bianconeri con l'Italia. E in particolare lo sguardo è rivolto ai due attaccanti, Federico Chiesa e Moise Kean. Per quanto riguarda l'ex Fiorentina, l'apprensione è legata alle sue condizioni fisiche. Chiesa è rimasto con gli azzurri dopo il fastidio muscolare che lo ha costretto a saltare Juve-Torino. Il giocatore al momento non è ancora tornato ad allenarsi con il gruppo e sarà valutato giorno dopo giorno. L'idea di Luciano Spalletti è di lasciarlo fuori, o al massimo in panchina, contro il Malta, sfida in programma sabato, per poi sperare di poterlo schierare nella partita teoricamente più complicata, ovvero con l'Inghilterra a Wembley il 17 ottobre, uno stadio che evoca dolci ricordi al figlio di Enrico. 

Se tutto dovesse andare come nei programmi quindi, Allegri in vista di Milan-Juve ritroverebbe un giocatore pronto e già "testato" sul campo dopo l'ultimo lieve problema fisico. Non solo però, il c.t dell'Italia sta pensando a Kean titolare contro Malta proprio a causa delle probabili assenze di Chiesa e Mattia Zaccagni. Spalletti lo ha provato sulla sinistra, un ruolo che in passato, soprattutto al Psg, aveva già ricoperto. Ecco allora che se fosse confermato, Allegri avrebbe un motivo in più per guardare Moise. Il classe 2000, utilizzato nel club come attaccante centrale, può dimostrarsi un jolly offensivo che permetterebbe alla Juve in determinati momenti di cambiare modulo rispetto al 3-5-2 attuale.