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“Non so se l’ho convinto, spero per lui”: Massimiliano Allegri pronuncia questa frase mentre virtualmente chiude l’ennesimo portone di uscita a Moise Kean. Uno che di essere protagonista in questa Juventus di fenomeni avrebbe una gran voglia, forte di un talento che nonostante l’età gli ha permesso di rispondere presente in ogni occasione disponibile: ad esempio l’ultima, esordio da titolare contro il Bologna in Coppa Italia, è coincisa con la prima rete stagionale.

L'ULTIMO 'NO' E GLI OCCHI DI RAIOLA - Quel bottino da appena 76 minuti in campo, nei piani di Kean e del proprio entourage, va fatto crescere al più presto. Di offerte sono arrivate e arriveranno ancora: da Bologna, Chievo e Spal in Italia alla pista sempre calda che porta in Olanda, all’Ajax che già oltre due anni fa era arrivato a un passo dall’attaccante classe 2000. L’ultimo “no” della Juve è stato pronunciato di fronte al presidente del Genoa Enrico Preziosi: il Grifone aveva sondato il terreno, in testa Kean come possibile dopo-Piatek, ma la posizione del club campione d’Italia è stata irremovibile. Dalla Continassa tutti sono convinti che la crescita del giocatore, pur come ultima scelta di un attacco pieno di campioni, passi da una permanenza in bianconero piuttosto che da un nuovo prestito. Anche in una finestra di mercato che ha visto la Juve muoversi per altri talenti come Francisco Trincão, la posizione su Moise è rimasta invariata. “Uno può anche andare via, ma deve sapere che la scelta è sbagliata”, ammonisce Allegri. Intanto Mino Raiola continua a muoversi, tiene d’occhio la gestione di Kean mentre in ballo c’è sempre il rinnovo del contratto in scadenza nel 2020. I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del gioiello. Bloccato dalla Juve, desideroso di essere finalmente protagonista.


@mcarapex