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2024, un anno partito con il botto per la Juventus Women che a Cremona sotto la pioggia battente del 7 gennaio ha battuto la Roma 2-1 grazie alla prodezza di Maelle Garbino ed ha sollevato al cielo la Supercoppa, sulle note dell'inno di Mameli cantato per l'occasione da Arisa. Poi il lento declino, o forse non cosi lento, completato con la separazione da Joe Montemurro lo scorso 6 marzo. Il susseguirsi di nomi per la panchina ed infine la scelta di Massimiliano Canzi

Una stagione conclusa con la guida temporanea di Giuseppe Zappella e Paolo Beruatto con qualche difficoltà, i rapporti e gli addi burrascosi con Lineth Beerensteyn e Sara Bjork Gunnarsdottir, l'addio sofferto con Julia Grosso e quello oneroso di Joe Echegini (250 mila euro il suo valore, alla Juventus Calligaris e Vangsgaard più dei soldi). Ma i riflettori si spostano al 5 luglio quando una folla di tifosi si assiepa all'esterno del JMedical per accogliere Alisha Lehmann che ha firmato un contratto fino al 2027.

Il ritorno in patria di Chiara Beccari ed Eva Schatzer, la vittoria della Women's Cup in finale contro il Palmeiras, l'esplosione di Sofia Cantore (o forse CanGoals). Il sorteggio in Women's Champions League e il primo scoglio Paris Saint Germain che sembrava insuperabile, per tutti ma non per Max Canzi che si è imposto contro le parigine di Joe Echegini. Da lì la fase a gironi, l'eliminazione un po' sofferente all'Emirates di Londra. La Juventus Women però chiude il campionato da campionessa d'inverno. La nuova era è iniziata, un nuovo capitolo e, a breve, anche un nuovo anno per le bianconere. 

 



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