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La Juventus Women ospita a Biella l'Arsenal per la terza sfida della fase a gironi di Women's Champions League. Le bianconere escono sconfitte per 4-0. Queste le nostre pagelle: 


Juventus Women-Arsenal, le pagelle


PEYRAUD-MAGNIN 5- brava in respinta alta dopo pochi minuti. Si difende bene fino al secondo goal delle inglesi, sul suo palo non riesce a respingerla, peccato. 

LENZINI 5- alterna momenti di difficoltà a momenti in cui sale in cattedra. Si fa saltare con troppa, troppissima, facilità da Hurtig. 

CALLIGARIS 5,5- avvia un personalissimo duello con una certa Alessia Russo da cui non sempre ne esce vincitrice. Dal 69' KULLBERG 4,5 penna rossa, la marcatura su Blackstenius da cui costruisce il goal del raddoppio è horror. 

CASCARINO 5,5- scivola ad inizio gara provocando un brivido ai tifosi bianconeri. Poi sale in cattedra, ma il poker fa male. 

BERGAMASCHI 4,5- sbaglia tutto, ha sui piedi in avvio un'occasione ghiottissima che si divora. Si propone poco in avanti ed in fase difensiva lascia molto a desiderare. Dal 61' KRUMBIEGEL 5,5 non fornisce la spinta sperata, ma è comunque meglio di Bergamaschi. 

CARUSO 5- non incide, non. costruisce e si fa oscurare tra le maglie nere delle inglesi. 

SCHATZER 6- galleggia. Schierata a sorpresa è l'unica a vedere e costruire gioco, o per lo meno a provarci. Dal 69' BENNISON 5 resta nascosta tra le maglie dell'Arsenal, non riesce ad entrare in gara, anche se entra quando la Juventus è in apnea. 

BOATTIN 5- non incide, sbaglia le misure dei cross e si fa saltare con troppa facilità. 

BECCARI 5- dopo oggi viene spontaneo chiedersi: ma è davvero il suo ruolo in campo? La risposta è chiaramente no. Non necessariamente un alibi, ma forse è la spiegazione della sua prova incolore. Si pensi che a volte per inseguire la giocatrice inglese si trova più bassa del centrocampo. Dal 62' BONANSEA 4,5 qualche galoppata, ma non crea superiorità.

VANGSGAARD 5,5- l'unica a provarci fino a quando tutto affonda. Lì scende lentamente anche lei. 

CANTORE 5- prima occasione della sfida sui suoi piedi che non concretizza. Non si propone, non incide, non sposta gli equilibri, non fa la differenza. Occasioni del genere però, soprattutto in avvio, vanno concretizzate. 

All. CANZI 5- si innervosisce, scuote la testa e richiama Cantore quando non crede in un pallone in profondità. Poteva fare meglio? Lo vedremo al ritorno tra una settimana a Londra. 

 



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