Sì, ma esce sconfitto da San Siro. Si vede poco e nulla in Inter-Juventus, se non quando corre dall’arbitro a lamentare falli quando i bianconeri segnano. Non si vede neanche dal dischetto del rigore dove per due volte concede il tiro a Zielinski. Assente ingiustificato per la sponda interista, impegna decisamente meno la difesa bianconera rispetto a Marcus Thuram.
Vlahovic Juve, la sfida la vince lui
Il testa a testa lo vince nettamente Dusan Vlahovic che scrive il suo nome sul tabellino dei marcatori, la prima volta a San Siro: tabù sfatato. Da sfida copertina della serata, però, dopo il triplice fischio i due sono retrocessi a comprimari mentre altri, da una parte e dall’altra, si prendono il palcoscenico.
Ma concentriamoci su Vlahovic. La sua rete è fondamentale nell’economia del match e nel complesso la prestazione è buona. Ma ancora non basta. Non basta ai tifosi che commentano sui social e con cui – numerosi -, qualcosa sembra essersi incrinato definitivamente. Sembra che, qualsiasi cosa faccia, a pesare sempre più siano gli errori, seppur grossolani, e mai le reti. Non quella contro l’Inter, non la doppietta contro il Lipsia, per esempio.
Da uomo al centro del progetto, il nove sembra scivolare sempre più ai margini e non importanti quanti goal segni, quale peso specifico abbiano. Solo un colpo di teatro potrebbe cambiare la tendenza: un rinnovo che dal punto di vista economico possa andare in contro alle esigenze del club. Di questo, però, al momento segnali non ce ne sono.
Vlahovic Juve, la partita contro l’Inter
- Minuti: 77
- Goal: 1
- xG: 0.73
- Tocchi: 19
- Passaggi: 12/16 (75%)
Lautaro Martinez
- Minuti: 90
- Goal: 0
- xG: 0.41
- Tocchi: 22
- Passaggi: 8/12 (67%)
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