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Un'altra volta. Quando serviva una risposta, quando serviva una reazione per confermare quanto fatto di buono mercoledì. E invece è arrivato un altro pareggio, e anche questa volta la sensazione è che abbia il sapore di una sconfitta, anche perché fino all'ultimo minuto stava per concretizzarsi. La Juve butta via un'altra occasione di confermarsi e cade nel decimo pareggio in campionato su 16 partite: dopo la rete di Gatti nel primo tempo i lagunari ribaltano con Ellertsson e Idzes. Il goal di Vlahbovic su rigore al 94' serve solo per le statistiche, perché questo pareggio è, un'altra volta, come una sconfitta. E le cose si complicano ancora di più, anche e soprattutto in ottica del futuro.
 

Juve-Venezia, come cambia la classifica per i bianconeri



"L'obiettivo per questa stagione è arrivare nei primi quattro posti" erano state le parole di Giuntoli, ripetute nelle settimane scorse. La Juve, però, in questo momento si allontana anche da questo obiettivo. Già, perché se da una parte  le illusioni di una possibile lotta scudetto si sono spente settimane fa, adesso anche la corsa al quarto posto si allontana sempre di più. La Juventus si trova in sesta posizione, ma ha una partita in più rispetto ai diretti avversari: il Milan ha sei punti e due partite in meno, dunque potrebbe agganciare i bianconeri. Davanti, invece, tutte le squadre devono ancora giocare tranne Atalanta e Napoli, già in fuga a +9 e +7. Il quarto posto rischia di allontanarsi addirittura di 6 punti, e la Fiorentina deve ancora recuperare la gara con l'Inter. A dicembre la situazione in casa Juventus è complicatissima, e la contestazione finale è la fotografia che evidenzia tutto.



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