Affinità
Le immagini sono diventate virali sui social e circolano veloci tra i tifosi della Juventus. Al primo giorno di allenamento alla Continassa, al termine della sessione, Thiago Motta si siede a terra e, sorriso in faccia, parla con gli stravolti Locatelli e Nicolussi Caviglia. Ieri un’altra immagine: il centrocampista aostano è piegato in due per la stanchezza, l’allenatore si avvicina, gli sorride e gli stringe la testa affettuosamente. In mancanza d’altro, ogni immagine dei primi giorni di pre campionato viene analizzata minuziosamente e ogni impressione rischia di essere esagerata. Ma, ecco, tra i due sembra esserci una discreta affinità. Data dal ruolo, data dalle qualità tecniche di Nicolussi e, probabilmente, dalle indiscutibili qualità umane del classe 2000.
Divergenze
Il feeling umano e tecnico è una questione, il contesto è un altro. E in questo contesto, in questa Juventus, Nicolussi Caviglia sembra non poter trovare spazio. La regia della Juventus 24/25 sarà firmata da Douglas Luiz, con quei compiti potrà giocare anche Locatelli, a meno che non venga definitivamente smarcato da questi. E poi c'è Nicolò Fagioli che ugualmente si candida per diventare cervello del centrocampo bianconero. Il centrocampista classe 2000 ha tutte le carte in regola per poter stupire e far cambiare idea a tutti, ma al momento è molto più probabile che vada altrove. Ha tutte le qualità – ancora -, per giocare con continuità, che alla Juve gli è mancata, e ritagliarsi uno spazio da titolare, da protagonista. Dopo tanta sfortuna, questa è la stagione dove provare a spiccare il volo.
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