Ilbianconero.com

  • Redazione Calciomercato
    Juventus, Tacchinardi a TikiTacco: 'Squadra allo sbando, il tempo è finito'

    Juventus, Tacchinardi a TikiTacco: 'Squadra allo sbando, il tempo è finito'

    • Redazione BN
      Redazione BN
    Il giorno dopo Juventus-Benfica non mancano i temi da analizzare e le analisi sul momento che stanno attraversando i bianconeri, reduci da due sconfitte consecutive. Come ogni settimana, è tornato l'appuntamento con TikiTacco, dove Alessio Tacchinardi ha commentato la partita di Champions e in generale la stagione sotto le aspettative della squadra.
     

    Le parole di Tacchinardi dopo Juventus-Benfica


    SU JUVENTUS-BENFICA - "Sono tornato a casa scioccato, dopo una prestazione come dice il mio amico Antonio Conte "agghiacciante". Non ci volevo credere di aver visto una partita del genere, non l'avevo mai vista dal vivo. Forse è stata la peggiore in assoluto. Dopo sei mesi di lavoro non c'è niente, non difende nessuno, nessuno ha voglia di sporcarsi le mani, correre dietro agli avversari, pensano solo a giocare con la palla. Sono schiavi di giocare la palla sempre rasoterra, in area di rigore della Juve e questo è dato dall'allenatore. Abbiamo visto Gatti regalare la palla al Benfica e fare quasi goal. E quando vanno in svantaggio non ce n'è uno che si prende le responsabilità. Conceicao e Yildiz sono quelli che provano a fare qualcosa di diverso. E' una squadra con poche palle, senza personalità".



    "SQUADRA ALLO SBANDO" - "Così non hai rispetto per la gente, non che vai in campo e sembra la sfilata, devi pedalare. Il tempo è finito, se questa non è crisi poco ci manca, ieri ho visto una squadra allo sbando, con pochissimi che ne volevano uscire. L'allenatore l'ho visto sempre fermo, ha fatto due/tre applausi, non è quello che vuole la Juve, che vuole il tifoso".

    "FISCHI GIUSTI" - "Anche le altre giocano tante partite. Dire di non avere esperienza...sei giovane e non corri. Il possesso palla al 70% con tre tiri in porta, gli altri vanno in porta come il burro. Fischi giusti, il 90% dei giocatori in campo è andata in crisi totale. Mentre con l'Atalanta e la Fiorentina avevo visto spiragli di luce, a livello nervoso e non di gioco. Così non sono fiducioso per niente".

    SU THIAGO MOTTA - "Per allenare la Juve devi avere qualcosa di diverso. La cosa che mi preoccupa è che dopo sei mesi di lavoro, non si sa ancora come vuole giocare la squadra. Anche le risposte che Thiago Motta dà, non ho ancora capito se è sotto pressione, sereno, preoccupato, non butta fuori le emozioni anche nel campo. L'ho visto fermo, mani in tasca e pensavo che un altro allenatore magari avrebbe ribaltato la squadra. Dopo sei medi non dare un'identità è preoccupante".

    PROBLEMI DI SPOGLIATOIO? - "Magari Danilo, Cambiaso, Vlahovic, tutte queste problematiche si stanno sommando e magari non c'è neanche una bella alchimia nello spogliatoio. Non mi è sembrato di vedere una squadra che si aiutasse l'uno con l'altro".

    "NON SANNO COSA FARE" - "Ad un certo punto giocava Conceicao, Nico, Koopmeiners, Douglas Luiz, poi Thuram che è uscito. Non è che avevi Savona, Mbangula, Rouhi, li avevi i giocatori. La mia preoccupazione è che non ci sia né identità tecnica né caratteriale. Sono imbrigliati in un'idea di gioco, non sanno cosa fare".

    ROTTURA TRA MOTTA E LA SQUADRA? - "Mi piacerebbe vedere un allenatore da Juventus. L'anno scorso era il Bologna...Abbiamo visto la gestione di certi giocatori, qualcosa che non va c'è. Le prime partite qualcosa di diverso c'era, con il Lipsia va ad abbracciare all'ultimo minuto, o si è rotto qualcosa...perchè ieri ho visto una squadra glaciale, fredda, come quando stai con una persona con cui ormai non hai più affinitià, non ho visto alchimia tra i giocatori". 

    GLI ERRORI DELLA SOCIETA' - "Ha bisogno di essere aiutato, l'intervista che fa che parla spagnolo, mi dà la sensazione che è in confusione. Ma vede uscire Kalulu e mettere Locatelli, che gioca solo con la palla, non difende, ma non lo sto criticando. Non puoi andare a fare la Supercoppa solo con Kalulu e Gatti, via, Danilo a casa. Va bene criticare l'allenatore perché è giusto però anche la società. Noi avevamo un 2005 (Huijsen) che sta facendo benissimo in Inghilterra, che tra due o tre anni può diventare uno dei migliori, doveva solo crescere e migliorare e l'abbiamo dato via. Tante decisioni che ha fatto la società mi lasciano perplesso".

    LA FIDUCIA DEL CLUB A THIAGO - "Bisogna capire se anche tra società ed allenatore c'è alchimia, se c'è unione, perché non si vince da soli. Capire se c'è fiducia tra proprietà, società ed allenatore, ma fiducia completa, al 100%, sennò la strada non è quella giusta.

    SULLA FASCIA DA CAPITANO - "La prossima la metto anche io. Non mi piace, perché poi Perin dice che nello spogliatoio si sa chi è il leader ma a me non piace, il capitano è quello che merita. L'ha data a sette persone diverse, già a Bologna lo faceva. Per me il capitano è il capitano".

    MILAN O PSV AI PLAYOFF? - "Deve ritornare la Juve, può essere PSV o Milan ma deve tornare la Juve ad essere Juve. Magari a volte toccando il fondo...è stata una notte di riflessione di tanti, dirigenza, sopra la dirigenza, allenatore, giocatori, è una rinascita o una risalita".

    Commenti

    (11)

    Rubriche

    Altre Notizie