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Un velo che non ha senso di esistere, passaggi brevi clamorosamente sbagliati, scelte difficilmente comprensibili.La partita di Dusan Vlahovic è stata una sequela di errori pacchiani, una delle prestazioni peggiori dell’attaccante serbo da quando veste la maglia bianconera. E, attenzione, qui non c’è l’intenzione di giocare a freccette con il faccione del numero nove o indicarlo come maggior responsabile della debacle contro il Milan: ma la sua partita è stata da peggiore in campo. Eppure, nonostante ciò, si discute della sua sostituzione che, a seconda di molti, non sarebbe stata giusta. I problemi sono due.
 

Cosa è cambiato con la sostituzione di Vlahovic

 
Thiago Motta, al 65’, toglie Dusan Vlahovic per inserire Nico Gonzalez. A questo punto, cambia completamente la conformazione e le caratteristiche dell’attacco bianconero. Si abbassa il baricentro, l’attacco cerca la profondità e tiene poco palla davanti, così la squadra si scopre alle ripartenze rossonere. Inoltre, la Juventus si ritrova a tentare di trovare il pari senza un attaccante di ruolo. E qui veniamo al secondo problema.
 

Cosa rivela la sostituzione di Vlahovic

 
Qual è il vero problema dietro la sostituzione di Vlahovic? La Juventus ha giocato, nei primi sei mesi della stagione, 4 competizioni con una sola prima punta di ruolo. Per fare un esempio: il Como può alternare Cutrone o Belotti. In generale, nel campionato italiano, squadre della parte destra della classifica e decisamente meno attrezzate hanno comunque la possibilità di alternare l’attaccante. La Juventus, in questa prima parte di stagione, questa possibilità non l’ha avuta.
 

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