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Giovanni Fabbian, centrocampista del Bologna, ha confermato le sue qualità diventando uno dei volti migliori di questo campionato. E alla Gazzetta dello Sport ha raccontato presente, sogno europeo e futuro all'Inter, ma non solo.

FUTURO - "Ritorno all'Inter? Sto benissimo qui, e non è una risposta diplomatica. È un gran gruppo, ci divertiamo. Il domani lo affronteremo domani. Box to box? Cerco di fare quello che è più utile alla squadra e quello che mi è più congeniale. Mi piace fare gol, ovviamente. Ma il mio ruolo è così bello, consente di legare il gioco nostro, di interrompere quello altrui, di disegnare lanci in profondità e di costruire fraseggi da vicino. Tutto il calcio, in un ruolo solo”. 

THIAGO MOTTA - "Con lui mi trovo benissimo. È un maestro di calcio che chiede molto a ciascuno di noi e sa garantire un clima molto bello, molto sereno all’interno dello spogliatoio, in campo e fuori. Sa essere duro, quando serve. E aiuta a migliorare, tecnicamente e tatticamente. Siamo un gruppo di ragazzi che hanno una gran voglia non solo di vincere, ma di giocare al calcio. Che considerano questo verbo, giocare, non come una pura definizione, ma come un invito a vivere il football come invenzione e disciplina, come talento e organizzazione. Siamo focalizzati sugli obiettivi che mister e società ci danno".

DEL PIERO - “I palloni ricoprivano le mensole della mia stanza, il calcio era, è, e sarà sempre la mia magnifica ossessione. Da bambino avevo anche molte magliette, che indossavo anche quando non giocavo. Una su tutte, quella di Alessandro Del Piero. L'esempio? Mio nonno. Lui era molto bravo a giocare, Nereo Rocco lo voleva portare al Padova. L’unico consiglio che mi ha dato è di divertirmi, di restare tranquillo