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Mattia Zaccagni. Ma anche Felipe Anderson. La Juventus cerca un esterno sul mercato: dopo l'anticipazione di Tuttosport, l'analisi che vien fuori è piuttosto semplice. E cioè: si programma il futuro e lo si fa prevalentemente sugli esterni. Dopo un'estate passata a rincorrere Berardi, che finalmente sembrava convinto di sposare la causa juventina, alla fine i bianconeri si sono ritrovati ancora una volta con un nulla di fatto, senza la possibilità di cambiare. O comunque senza avere una mezza opzione. 

E allora, ecco che ci si rituffa nel mercato delle opportunità: scadenza vicina come quella del brasiliano, scadenza un po' più lontana come quella dell'ex Hellas Verona. Che a Roma è partito alle spalle dei big, che alla fine si è preso con qualità e gol il posto da titolare. Alla Juve? Inizierebbe più o meno allo stesso modo. Consapevole però di poter trovare continuità. Del resto, l'ha detto pure Giuntoli: con una stagione da affrontare con (almeno) otto partite in più in virtù di una qualificazione Champions che sembra in tasca, la rosa deve allargarsi. Necessariamente. 


Juventus, chi rischia il posto se arriva Zaccagni


Chiamasi 'mercato cautelativo', comunque. Ossia: la Juve prova a infilarsi nelle situazioni più intriganti di mercato per poi sferrare il colpo decisivo. Il fatto che Giuntoli e Manna siano su Zaccagni non è di per sé una novità, sono nomi da taccuino, non necessariamente da depennare. Il discorso è più largo e si fa riflessione sulla scelta. Perché la Juventus sta operando in quel reparto? Cos'ha quel settore da aggiustare o migliorare?

Non si può non pensare alla situazione di Federico Chiesa, in primis. Né si può "arretrare" immaginando il domani di Iling Junior, Filip Kostic. Dello stesso Timothy Weah, che non ha certamente convinto finora. Un settore del campo determinante, però con mille punti interrogativi. Chi per contratto, chi per prestazione, chi per età. La squadra bianconera guarda altrove per non trovarsi di nuovo scoperta.