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Tre stagioni in Purgatorio per programmare il ritorno in Paradiso, scrive il Corriere dello Sport. La dieta economica che la Juventus si è autoimposta - dribblando processi e spionaggi a orologeria - ha condotto a una lenta ma necessaria ristrutturazione dei costi della rosa, concentrando energie e risorse sul settore giovanile tramite il canale preferenziale aperto da Allegri con la prima squadra. D’ora in avanti, però, alla Continassa potranno spalancarsi le porte su una nuova stagione di prosperità. 
 

Juventus, il piano triennale e i nuovi obiettivi


Nelle intenzioni del club, il piano triennale accennato da Scanavino, prevede la destinazione di gran parte delle risorse figlie della partecipazione alle coppe e dei ricavi commerciali al rafforzamento della squadra, e non più alla copertura delle perdite di bilancio, si legge. La Juve, insomma, avrà più potere contrattuale nell’acquisto dei calciatori pur continuando a limare il monte ingaggi.

 La Juventus avrà così nuovi obiettivi come quello di lottare per lo scudetto fino alla fine già nella prossima stagione, oltre a riprendere sintonia con i palcoscenici europei, cosa che non è stata possibile quest'anno ma non per demeriti sportivi. Questa, riferisce il quotidiano.  Superata questa prima fase, nel 2026 la squadra dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza con una sana e giustificata ossessione per il tricolore e fare più strada possibile nelle coppe, per arrivare così al 2027, cioè a chiusura del triennio, con le stesse mire espansionistiche e di dominio che furono dell’ultima Juve di Allegri: giocare per vincere, sempre e comunque. 


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