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    Juventus, quanti rimpianti! Da Kean a Huijsen, i 'sacrificati' ora si divertono: tutti i casi

    Juventus, quanti rimpianti! Da Kean a Huijsen, i 'sacrificati' ora si divertono: tutti i casi

    • Benedetta Panzeri
    Come se non bastassero le delusioni del campo, in questa fase ci si mettono anche i rimpianti a rendere più nero che mai l'umore dei tifosi della Juventus, delusi e arrabbiati per la piega che ha preso la stagione bianconera. Perché se Thiago Motta è diventato agli occhi di tutti (o quasi) il principale colpevole della situazione che si è venuta a creare, inevitabilmente una parte di responsabilità viene attribuita anche a diversi giocatori, a partire da quelli che in estate hanno richiesto al club un importante investimento. E in questo senso, come dicevamo, aumentano i rimpianti, perché alcuni elementi che nel recente passato erano stati etichettati come "non idonei" o comunque sacrificabili alla Continassa, magari pure per una cifra non particolarmente alta, stanno invece rendendo al di sopra delle aspettative.

     

    I numeri di Kean e Fagioli


    Il pensiero corre subito a Moise Kean e Nicolò Fagioli, entrambi protagonisti nel match di domenica allo stadio Franchi e, in generale, ormai centrali alla Fiorentina, tanto che il primo è già a quota 20 goal e 3 assist in 34 presenze stagionali - con il suo valore di mercato schizzato a 30 milioni di euro, contro i 13 più 5 di bonus per cui è stato venduto -, mentre il secondo ha servito due passaggi decisivi solo nell'ultima partita e poco alla volta si sta imponendo come un'importante pedina per Raffaele Palladino, con 499 minuti all'attivo. 



     

    Rimpianti Juve per Miretti, Nicolussi Caviglia, Huijsen e Soulé


    Questi i due casi più emblematici, ma non gli unici che hanno il sapore del rimpianto per il mondo Juve. Inevitabile, infatti, pensare a Fabio Miretti (quantomeno ceduto in prestito secco), fresco di prima doppietta con la maglia del Genoa con cui è arrivato a quota 3 reti e altrettanti assist in 24 presenze, così come ad Hans Nicolussi Caviglia, pilastro del Venezia che lo ha acquistato per appena 3,5 milioni di euro più bonus e che ora fa sempre affidamento su di lui, ricevendone in cambio 4 goal e 2 assist. Per non parlare di Dean Huijsen, il quale dopo l'esplosione al Bournemouth si è guadagnato la prima convocazione nella Nazionale spagnola che prelude a una possibile asta estiva tra le big europee, che di certo non farà piacere alla Juventus alla luce dei soli 15 milioni di euro (più 3 di bonus) incassati dalla sua cessione.

    E poi Matias Soulé, che dopo una prima parte di stagione difficile si è imposto alla Roma dove ora ha un ruolo di primo piano, mentre a completare il quadro c'è Wojciech Szczesny, messo fuori rosa dopo l'arrivo di Michele Di Gregorio fino alla risoluzione del contratto: ora il polacco si diverte con il Barcellona - "ciò che mi rende più felice qui è l'emozione associata al bel calcio, la Juventus si concentra principalmente sul raggiungimento dei risultati", le sue parole nella serata di ieri - che lo ha ingaggiato a parametro zero. Chi più ne ha più ne metta, insomma. 



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