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Nel momento di massima difficoltà, alla Juventus non resta che fare come le barche in mezzo alla tempesta, boccaporti chiusi e  fiducia nel capitano, scrive il Corriere della Sera. Quindi, fiducia in Massimiliano Allegri, almeno fino al termine della stagione. "Andiamo avanti, tutti uniti", questo filtra dalla Continassa. L'obiettivo ora è qualificarsi alla Champions League, troppo importante per il futuro economico e di conseguenza sportivo del club.
 

Juventus, il retroscena: 'Il ritiro non è andato giù a qualcuno' 


"La squadra non è contro l'allenatore", ha confidato un giocatore agli amici, "Anzi, dopo il ritiro eravamo convinti che avremmo fatto una buona partita", si legge sul quotidiano. Dal vertice del club al direttore tecnico, Cristiano Giuntoli, si cercano di separare i fatti dall'aria che tira tutto intorno, dal web ad un Allianz Stadium squassato dai fischi. Gesti di stizza, pure tra giocatori e Allegri, nervi a fior di pelle. Clima che il mini ritiro non ha placato, anzi, "ad alcuni non è andato giù". Scontate le responsabilità dell'allenatore, la società si aspetta di più anche dai giocatori. "Chiedetevi cosa potere fare per la Juve, più che cosa la Juve possa fare per voi", la sintesi del pensiero della dirigenza. 


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