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Da anni ormai la Juventus ha capito quanto è stata preziosa la nascita e lo sviluppo della Next Gen, che oggi è un modello a cui molte società aspirano. Il vantaggio di produrre calciatori a km zero ha ricadute pure sulle liste Uefa: non occupano posti e abbattono il costo della rosa. ​ La prima svolta c’è stata sui trasferimenti in uscita: quando Cherubini arrivò in bianconero come direttore dei prestiti, il numero dei calciatori sparsi nei vari campionati era costantemente tra i 65 e i 70; oggi i baby con la valigia non arrivano a 30 e salutano Vinovo dopo aver già compiuto una prima esperienza (interna) nel professionismo e aver anticipato di uno o due anni il passaggio in Primavera (la Juve la gioca con gli U18), scrive il Corriere dello Sport.
 

Juventus, quanto costa la Next Gen?


 Per questo progetto la Juventus spende dagli 8 ai 10 milioni l’anno, come una di C che punta alla promozione investendo però sul “qui e ora” senza patrimonializzare. L'unico altro club italiano che per ora ha deciso di seguire i bianconeri è l'Atalanta.