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    Juventus, quali sono le reazioni della squadra? Thiago Motta a tempo e la sorpresa dopo Firenze

    Juventus, quali sono le reazioni della squadra? Thiago Motta a tempo e la sorpresa dopo Firenze

    • Cristiano Corbo
    Solo una questione di tempo. È questa, in sostanza, la percezione generale all’interno della squadra riguardo al futuro di Thiago Motta. La Juventus sembra intenzionata ad aspettare la sfida contro il Genoa prima di cambiare guida tecnica, con Roberto Mancini in pole position per la successione, davanti a Igor Tudor. Un avvicendamento tanto semplice quanto complesso, reso necessario non solo dai risultati negativi, ma soprattutto dalla frattura interna tra l’allenatore e una parte significativa dello spogliatoio. Più che le sconfitte, infatti, è stato questo elemento a segnare il destino di Motta alla Juve. Ora la priorità è trovare un tecnico capace di riportare equilibrio e serenità, così da centrare l’obiettivo Champions League.

    Tensione crescente


    L’obiettivo primario è stemperare la tensione accumulata negli ultimi mesi, tra prestazioni altalenanti, rigidità tattiche e richieste spesso difficili da soddisfare. La squadra ha provato a seguire Motta, impegnandosi sempre al massimo, ma è mancato il dialogo, il confronto costruttivo. E quando questo viene meno, la sintonia tra tecnico e giocatori si sgretola. Diverse fonti interne parlano di difficoltà concrete nel seguire i principi dell’allenatore, mentre i continui cambi di formazione non hanno giovato a nessuno. Nemmeno a chi ha difeso Motta fino all’ultimo, rimasto però schiacciato da una gestione esasperata del triplice impegno settimanale e da un approccio che ha lasciato poco spazio alla flessibilità. O con lui, o contro di lui. E nei grandi club, il secondo scenario è spesso quello che si verifica.


    La sorpresa post-Franchi


    Dopo i sette gol subiti nelle pesanti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, buona parte della squadra si aspettava un esonero immediato già al triplice fischio del Franchi. Ma così non è stato. Cristiano Giuntoli ha scelto la via della riflessione, intervenendo tempestivamente con un messaggio chiaro: tutti sotto esame, ma nessuna decisione affrettata. I giocatori sono pronti a prendersi le loro responsabilità, ma allo stesso tempo osservano, ascoltano e sussurrano tra loro. Sanno bene che la fine dell’era Motta potrebbe essere solo una questione di tempo.

     

    Verso Juve-Genoa: il bivio definitivo?


    Se il futuro dell’allenatore appare segnato, quello della Juventus in Champions League è ancora tutto da costruire. Lunedì riprenderanno gli allenamenti e, almeno ufficialmente, Motta sarà ancora alla guida della squadra. Da monitorare le condizioni di Douglas Luiz, ormai vicino al pieno recupero, e di Andrea Cambiaso, che verrà sottoposto a ulteriori accertamenti. Intanto, come ribadito da Michele Di Gregorio dopo la sfida con la Fiorentina, il gruppo si professa compatto e determinato a seguire l’allenatore fino alla fine. Sul campo, dunque, non ci saranno stravolgimenti. Ma il futuro della panchina bianconera potrebbe cambiare radicalmente dopo il Genoa: la sensazione è che un ribaltone sia ormai inevitabile.

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