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Juventus, quali sono le reazioni della squadra? Thiago Motta a tempo e la sorpresa dopo Firenze
Tensione crescente
L’obiettivo primario è stemperare la tensione accumulata negli ultimi mesi, tra prestazioni altalenanti, rigidità tattiche e richieste spesso difficili da soddisfare. La squadra ha provato a seguire Motta, impegnandosi sempre al massimo, ma è mancato il dialogo, il confronto costruttivo. E quando questo viene meno, la sintonia tra tecnico e giocatori si sgretola. Diverse fonti interne parlano di difficoltà concrete nel seguire i principi dell’allenatore, mentre i continui cambi di formazione non hanno giovato a nessuno. Nemmeno a chi ha difeso Motta fino all’ultimo, rimasto però schiacciato da una gestione esasperata del triplice impegno settimanale e da un approccio che ha lasciato poco spazio alla flessibilità. O con lui, o contro di lui. E nei grandi club, il secondo scenario è spesso quello che si verifica.

La sorpresa post-Franchi
Dopo i sette gol subiti nelle pesanti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, buona parte della squadra si aspettava un esonero immediato già al triplice fischio del Franchi. Ma così non è stato. Cristiano Giuntoli ha scelto la via della riflessione, intervenendo tempestivamente con un messaggio chiaro: tutti sotto esame, ma nessuna decisione affrettata. I giocatori sono pronti a prendersi le loro responsabilità, ma allo stesso tempo osservano, ascoltano e sussurrano tra loro. Sanno bene che la fine dell’era Motta potrebbe essere solo una questione di tempo.
Verso Juve-Genoa: il bivio definitivo?
Se il futuro dell’allenatore appare segnato, quello della Juventus in Champions League è ancora tutto da costruire. Lunedì riprenderanno gli allenamenti e, almeno ufficialmente, Motta sarà ancora alla guida della squadra. Da monitorare le condizioni di Douglas Luiz, ormai vicino al pieno recupero, e di Andrea Cambiaso, che verrà sottoposto a ulteriori accertamenti. Intanto, come ribadito da Michele Di Gregorio dopo la sfida con la Fiorentina, il gruppo si professa compatto e determinato a seguire l’allenatore fino alla fine. Sul campo, dunque, non ci saranno stravolgimenti. Ma il futuro della panchina bianconera potrebbe cambiare radicalmente dopo il Genoa: la sensazione è che un ribaltone sia ormai inevitabile.
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