Juventus, quale futuro per Allegri?
Prima di rispondere a questa domanda, vale la pensa fare un punto della situazione attuale, che lega a doppio filo con quella della Juventus. La diatriba legale, infatti, prosegue: dopo le contestazioni del club e la replica dell'allenatore, tutto tramite avvocati, ecco la seconda fase, quella delle discussioni. Con lo spettro del tribunale che aleggia sopra la Continassa, oltre che di una vera e propria battaglia legale, i rappresentanti delle due parti hanno iniziato a parlarsi alla ricerca di una soluzione pacifica. Una liquidazione per l'addio anticipato, senza il licenziamento per giusta causa, ma con un accordo per il pagamento dell'ultimo anno: minimo nella volontà della Juventus, massimo o quasi in quella di Allegri. E' notizia, infatti, di un paio di giorni fa (uscita su Gazzetta) la richiesta di 14 milioni da parte dell'allenatore alla società bianconera, poi respinta da parte del club. Schermaglie, iniziali, frutto anche sicuramente di un finale burrascoso, di una sofferenza e di un rancore, raccontato nei fatti, cresciuto nel tempo fino all'esplosione della notte di coppa. Ecco, da qui si ripartirà alla ricerca di un accordo, che chiuda definitivamente la storia e che possa anche riportare Allegri presto in panchina. Dove? L'Arabia Saudita è sempre un'idea viva per il futuro, rinforzata dalle recenti proposte, ma mai troppo cara al momento allo stesso Max. Altrimenti, ci sarebbe l'estero, lì dove in passato partivano diverse telefonate al suo numero. Anche se i recenti accadimenti non aprono alle stesse nuove entusiasmanti avventure. Il segreto è nell'attesa. Così Allegri che, intanto, è stato riavvistato nella sua Livorno può trovare un po' di serenità nel suo mare, prima di sciogliere i nodi della matassa e rituffarsi a pieno nella vita dell'allenatore.