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Il tecnico della Juventus Primavera Paolo Montero ha parlato ai giornalisti presenti dopo la gara contro la Lazio. Le sue parole:

OCCASIONI- “Non siamo riusciti a chiuderla, ci siamo tirati indietro ed era normale che loro spingessero di più. Noi dovevamo essere più concreti in transizioni e ripartenze, potevamo essere pericolosi. Dobbiamo migliorare ma per come si è presentata la squadra siamo molto contenti. Lolito ci ha dato una mano importante.Ci sono stati tanti cambi ma è sempre importante in una squadra non avere i nomi. Stiamo facendo bene nelle ultime partite, abbiamo perso qualche volta meritando di vincere, il premio è avere senso di appartenenza per la maglia e aiutare il compagno. Questo è quello che porto via da una partita contro i quarti in classifica. Continueremo così”.

ANGHELÈ- “È normale, lo vedi lavorare con gente più grande quindi diventa più uomo. Migliora sempre, con gente di 25 o 30 anni ti sistema dentro il campo. Quello ti aiuta a crescere, per quello la Juve ha costruito la Next Gen per far crescere i giocatori di valore e permettergli di arrivare in prima squadra. Più maturo, quando ti alleni con uomini e giocatori forti. In Next Gen sono ragazzi bravi, educati e umili e ti aiutano nella crescita”.

SETTIMANA DI LAVORO CON ALFONSO- “Di mio figlio non parlo. È mio figlio, è normale. Arriviamo in un paese cosi e mi trovo ad allenarlo, sono grato, di tutto quello che ci da la Juve”.