Montero ha piantato un altro seme
Ma non si è limitato a questo. Paolo Montero, allenatore-traghettatore per le ultime due partite di campionato, ha ricominciato a seminare anche dalla panchina – “Plantar una semilla”, il suo motto diventato titolo della produzione di Juventus Creator Lab a lui dedicata -. Ha inaugurato una nuova coltivazione che, dopo essere stata nascosta all’ombra di quella più rigogliosa, ora riceve diretta i raggi del sole e tutti la possono vedere.
Fuor di metafora, il grande pubblico, i tifosi della Juventus hanno potuto conoscere – o riscoprire a seconda della generazione -, il Paolo Montero uomo e allenatore. Non solo il ruvido difensore centrale che alternava giocate ad alto tasso tecnico a interventi difensivi al limite del regolamento; ma soprattutto una persona umile, saggia, innamorata della Juventus. Una persona che – e non è per nulla banale -, ringrazia i cronisti presenti a Vinovo perché hanno seguito la sua Under 19, che non si sottrae mai alle domande, che si prende le sue colpe quando le cose non vanno e erge un muro a protezione dei suoi calciatori. Adesso tutti i tifosi bianconeri conoscono anche questo aspetto ed è uno dei regali che l’allenatore si porterà a casa da questa esperienza.
Paolo Montero, il futuro
E adesso cosa succede con il futuro di Paolo Montero? Tempo di digerire e fissare nella mente le emozioni che si sono sommate in questi giorni. E poi ripartire, ancora da Vinovo, ancora dai giovani. Questa volta, però, la direzione potrebbe essere quella che porta alle strutture della Next Gen, invece che quelle dedicate al Settore giovanile.
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