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E alla fine la Juventus ha fatto 13, aggiornando, ancora una volta, la casella dei pareggi stagionali in campionato. Anche se, va detto, a Bergamo è andata in scena una gara di alto livello al cospetto di una squadra che, classifica alla mano, sta battagliando per lo Scudetto.


I bianconeri escono dal Gewiss Stadium con un solo punto, ma con la consapevolezza che il mercato estivo abbia regalato alla Vecchia Signora un progetto di leader che in pochi mesi si è già cucito addosso il ruolo dell'imprescindibile all'interno dello scacchiere tattico di Thiago Motta.


Tra le certezze emerse dalla sfida del Gewiss Stadium, infatti, una menzione d'onore non può che meritarla Pierre Kalulu, semplicemente il migliore in campo in terra orobica, a fronte di una prova impreziosita dal suo primo goal ufficiale in bianconero.


 

Kalulu si è preso la Juventus




La gara del centrale francese si è sviluppata su frequenze altissime, dal primo all'ultimo minuto. Se nella prima frazione di gioco il classe 2000 ha rintuzzato qualsiasi tentativo di marca bergamasca, è nella ripresa che la sua prestazione è lievitata in maniera semplicemente esponenziale.


L'ex Milan ha prima fatto venire i brividi al Gewiss Stadium con il colpo di testa che ha indirizzato il pallone sulla parte interna del palo prima di essere smanacciato da Carnesecchi quando la sfera aveva quasi interamente attraversato la linea di porta. A stretto giro di posta, però, il numero 15 zebrato si è proiettato ancora una volta in zona offensiva inserendosi con estrema puntualità sull'imbucata di McKennie, prima di trafiggere Carnesecchi in uscita.


La prova di Kalulu contro la Dea rappresenta sostanzialmente il manifesto di un colpo di mercato perfettamente riuscito. Un ragazzo arrivato all'ombra della Mole tra mille dubbi e incognite, trasformate nel giro di pochissimo tempo in solidissime certezze. Una su tutte è ormai chiara a tutti: Kalulu si è preso la Juve e di questa squadra ne è già diventato un autentico pilastro.