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Calcio d’agosto non ti conosco, figuriamoci quello di luglio. E figuriamoci quali giudizi si possano trarre dopo due settimane intense, di carichi di lavoro, con i calciatori vestiti di bianconero che sembravano avere due tronchi al posto delle gambe. Qualche spunto interessante, dopo Norimberga-Juventus, però, c’è. In particolare uno.

 

Norimberga-Juve, la sfida della difesa

 
A livello tattico, di idea di gioco, gli spunti più interessanti sono arrivati dai movimenti senza palla e, in particolare, da quelli della difesa. Molte volte Facundo Gonzalez, un po’ meno Djalò: nel primo tempo i due difensori centrali si alzavano spesso sulla linea dei centrocampisti centrali. Parola d’ordine, fluidità: come dice mister Thiago Motta, bisogna saper fare un po’ di tutto. E nella ripresa, a fare quel tipo di movimento lì, non è più il centrale ma Cambiaso, che parte da sinistra e si accentra per giocare in mezzo al campo. Attenzione, non sono movimenti estemporanei: l’ambizione è chiara, la Juventus deve saper ruotare e farlo con il tempismo giusto per tutta la partita, per tutta la stagione.
 

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