Da quel 2 ottobre sono cambiate tante cose. Il match di Champions League contro il Lipsia ha segnato in tanti modi il primo spartiacque della stagione della Juventus: due infortuni, uno molto grave e uno che - almeno all'inizio - sembrava almeno risolvibile più velocemente. Certo, c'era stata anche la nota lieta di una vittoria di cuore, strappata in 10 contro una squadra che aveva attaccato e messo in difficoltà la Juve. Dopo Lipsia, però, è stato l'aspetto degli infortuni a prevalere: Bremer si è fermato per tutta la stagione, mentre gli esami di Nico Gonzalez parlano di lesione di basso grado. Due mesi dopo la situazione ha subito altri stravolgimenti, arrivando a un'emergenza da 9 indisponibili, e tra questi c'è sempre stato l'argentino. L'ex Fiorentina punta a tornare in campo per la sfida con il Venezia, perciò salterà ancora due partite: la sua stagione si è fermata a una rete in 307 minuti, troppo poco per qualsiasi tipo di bilancio.
Nico Gonzalez Juve, il confronto con Weah e Conceicao
Nico Gonzalez sta cercando di recuperare da diverso tempo, e come è giusto che sia, nel frattempo Thiago Motta ha trovato altre soluzioni. Tuttavia Weah e Conceicao non si possono definire semplicemente così, perché sarebbe riduttivo. Già, perché i due esterni, in panchina nelle poche partite giocate dall'argentino, hanno compiuto (e stanno compiendo) un percorso di crescita davvero importante in bianconero. Entrambi hanno avuto i loro inciampi, ma allo stesso modo hanno dimostrato di saper rispondere in modo positivo: lo statunitense ha già superato il suo record personale di gol in una stagione, mentre il portoghese ha brillato in tante occasioni, con giocate, reti e assist che non sono certo passate inosservate. E dunque? Dunque la Juventus aspetta. Aspetta Nico Gonzalez, certo, ma non è detto che le carte debbano essere rimescolate come prima.