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Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida contro la Juventus che all'Allianz Stadium di Torino si è conclusa per 0-0. Queste le sue parole: 


Juventus-Napoli, conferenza stampa Antonio Conte


LA JUVENTUS HA GIOCATO MEGLIO DEL NAPOLI?- "Le valutazioni sono soggettive, c'è un dato di fatto inconfutabile ciò che il nostro portiere non ne ha presa neanche una e Di Gregorio ne ha fatta una incredibile su Lukaku e un'altra nella ripresa. Noi abbiamo cambiato sistema di gioco per alcune valutazioni che ho dovuto fare. Nel ultimo giorno di mercato abbiamo cambiato alcune cose, avevamo solo due centrocampisti e poi siamo passati ad un centrocampo che ti da la possibilità di fare altro. Avevo timore dal punto di vista difensivo. Quando abbiamo potuto abbiamo pressato, dobbiamo fare meglio in fase offensiva. Non abbiamo inciso in uno contro uno importanti, abbiamo ampi margini di miglioramento, oggi siamo più ricchi perché abbiamo la possibilità di lavorare su due sistemi di gioco ed è tanta cosa per una squadra come la nostra". 

PARTITA- "Nelle prime partite Anguissa e Lobotka facevano fatica a due in mezzo al campo, ci sarà sempre qualcosa da obiettare, sta a me oliare la situazione. Non va sottovalutato che alcuni giocatori sono arrivati l'ultimo giorno di mercato e nonostante questo dopo la batosta iniziale contro il Verona abbiamo accumulato un filotto che per noi è tanta roba dato che siamo arrivati a 18 punti dalla Juventus lo scorso anno". 

PROGRESSI- "Il mio timore oggi è a livello difensivo. Passi da una difesa robusta in non possesso, ci potevano essere scompensi. In dieci giorni insieme all'altro sistema, abbiamo lavorato prima di Cagliari su questo modulo. Il lavoro che abbiamo fatto ha dato buoni frutti a livello di compattezza. A livello offensivo non abbiamo visto delle situazioni che potevamo e dovevamo sfruttare meglio, non siamo cosi meccanizzati bene come lo eravamo prima ma abbiamo intrapreso una strada, la cosa buona è che abbiamo voglia di lavorare e assimilare, oggi abbiamo lavorato su due sistemi e credetemi che per un allenatore sono tante cose". 

MODERATAMENTE SODDISFATTO- "Quando non vinci devi prendere positivo e negativo, usciamo da questa sfida contro una top come la Juventus in uno stadio difficile perchè lo conosco e so quanto da. Non era facile, al tempo stesso non sono soddisfatto al massimo, c'è tanto da lavorare e noi abbiamo l'obiettivo di crescere, aver pareggiato questi livelli ci deve dare una spinta sotto tanti punti di vista, sul fatto di non aver preso goal è importante, era quello che temevo di più ma alla fine si è rivelato soddisfacente, ma dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare. La partita è inevitabile, una grande emozione per me. Il minimo che potessi fare era ringraziare i tifosi con cui abbiamo condiviso 16 anni, 13 da calciatore e tre da allenatore, era il minimo. Oggi sono contento di essere al Napoli, ho salutato i tifosi della Juve e anche i nostri. Per me sarà sempre una grande emozione. Questo non me lo potrà togliere nessuno". 

SCORSO ANNO- "L'anno scorso non è stata una grande stagione ma c'è la voglia. Oggi per noi era importante, è una gara difficile contro un top club per capire anche se siamo sulla giusta direzione, se il livello nostro tornerà ad esser quanto prima quello di una squadra forte, sicuramente abbiamo iniziato a lavorare sono passati due mesi e mezzo c'è un percorso da fare, una ricostruzione in atto. Quando vanno via 14 giocatori e ne arrivano 7 stai ripartendo dalle fondamenta ma al tempo stesso lo sanno i calciatori che è Napoli e dobbiamo fare quanto prima per riportare il Napoli nelle giuste posizioni".

ACCOGLIENZA E MESSAGGIO AI TIFOSI JUVENTUS- "La rivalità ci sarà sempre tra i tifosi, è chiaro. L'importante è che nella rivalità non ci sia violenza ma ci sia educazione e rispetto. Io vengo da esperienza in Inghilterra con rivalità ed educazione e rispetto, ognuno tifa la propria squadra. Faccio parte della storia della Juventus e non me lo toglierà nessuno. In futuro mi auguro di fare parte della storia del Napoli. Essendo uomo del sud mi soddisfa. La rivalità è una cosa, rispetto ed educazione verso chi ah dato tanto deve rimanere. In un modo dove tanta gente dimentica la riconoscenza, questa non è una bella cosa. La rivalità sul campo c'è e ci sarà sempre ma nessuno mi toglierà mai quello che ho scritto con la Juventus ed anche il mio rapporto con i tifosi. Oggi mi hanno visto da avversario, io anche, ma non saranno mai nemici".