Juventus, ecco cosa manca
Se a questa Juventus mancasse – solo -, l’ossessione per la vittoria; ecco, saremmo almeno a metà dell’opera. Questa Juve, invece, va rialzata col cucchiaino, sciolta a terra, affossata da sfortuna, acciacchi, mediocrità. Lo dice lo stesso Thiago Motta nel post partita: cosa è mancato? Il carattere. Ed è in primis il tecnico a dare un’immagine non particolarmente rassicurante: tono dimesso, giusta delusione che, però, diventa l’immagine di questa Juve e dello spogliatoio.
Una squadra di teste basse. Una squadra per nulla cinica che non capisce quando l’avversario è in difficoltà e va azzannato. Una squadra che fatica a reagire alle difficoltà, una squadra che non sente il pericolo negli ultimi metri. Insomma, una squadra senza carattere. Un’immagine abbastanza chiara si era già vista nel post Venezia, quando infuriò la contestazione dei tifosi: 3-4 “leader” a parlottare, Vlahovic infuriato e un gruppo di ragazzotti spaesati dietro. Al di fuori della retorica sulla leadership, in questa Juventus, chi rialza la testa ai compagni? Chi dà la carica? Chi prende posizione, chi si prende le responsabilità? Boh.
Quindi, si gira intorno all’ossessione per la vittoria, si gioca sulla retorica, ma qui il problema è un altro. Questa Juventus si deve prima rimettere in piedi, poi magari si parlerà d’altro.