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    Il tifoso, il polemico, il "mai nemico": la storia di Mancini con la Juventus

    Il tifoso, il polemico, il "mai nemico": la storia di Mancini con la Juventus

    • Stefano Barollo
    Un'altra rivoluzione? Forse non è il termine più adatto, ma comunque parliamo di qualcosa che smuove, che fa rumore. La Juventus sembra sempre più orientata verso il cambio di allenatore, con Thiago Motta che non è mai stato così in bilico: la partita contro il Genoa può essere davvero l'ultima, anche senza considerare il risultato finale.

    E allora non si può parlare di rivoluzione, ma di corsa ai ripari: la società bianconera lo sta già facendo, e le riflessioni stanno portando a dei nomi concreti. Due, su tutti. Roberto Mancini e Igor Tudor, due figure diverse, così come i loro percorsi e, per il momento, le possibilità. L'ex CT della Nazionale al momento è in vantaggio e potrebbe diventare presto una soluzione concreta per la Juventus.

    Una figura che con i bianconeri ha avuto (e ha tutt'ora) una storia controversa, senza dubbio non lineare. Un ex Inter - ancora - che ha intrecciato più volte il suo percorso con la Juve in carriera, con una serie di pagine altalenanti.
     

    Il tifo per la Juventus



    Roberto Mancini non si è tirato indietro con la Juventus, sia nei momenti scomodi sia in quelli più favorevoli. L'allenatore ha infatti dichiarato più volte di aver tifato per la squadra bianconera da bambino, e quando veniva accostato proprio a quella panchina, ribadiva di non aver mai avuto nessun problema verso il club.

    Ma come evitare un rapporto teso quando si siede sulla panchina dell'Inter? E, soprattutto, quando con l'Inter si vince: il Mancio ha infatti vinto diversi trofei con i nerazzurri, tra cui tre scudetti. Insomma, anche tifando per la Juventus da bambino, la storia con i bianconeri era destinata e prendere delle vie decisamente più tese, e il periodo con l'Inter è la prima di diverse motivazioni.
     

    Calciopoli e le polemiche



    La seconda, non necessariamente in ordine, risale a Calciopoli. Proprio Mancini, nel 2010, fu chiamato a testimoniare come parte dell'accusa, e le sue parole contro la Juventus riecheggiavano: "pagherete tu e tutti i tuoi amici di Torino" rivelò di aver detto all'arbitro Rosetti dopo una partita risalente al 2005, anno in cui Mancini allenava proprio l'Inter.

    L'ex allenatore nerazzurro aveva poi dichiarato di essersi lasciato trasportare dalla rabbia del momento, con la foga come principale ragione. Quelle parole, però, non sono state di certo dimenticate dai tifosi bianconeri, che inevitabilmente le associano in fretta alla figura dell'ex CT italiano.
     

    "Mai nemico": una nuova posizione e un futuro da scrivere



    La storia tra Mancini e la Juventus torna a intrecciarsi nel 2011, quando il suo nome rimbalza proprio intorno all'ambiente bianconero, alla ricerca di una svolta dopo il deludente settimo posto con Delneri. La storia ci racconta che la scelta andò su Antonio Conte, che cominciò un ciclo che ben conosciamo, ma Mancini non rimaneva comunque indifferente.

    "Non sono mai stato nemico della Juventus, contestavo il sistema che c'era prima" ha spiegato più volte l'ex Inter, e ora potrebbe esserci un'altra svolta. Questa volta per entrambi. Il filo tra la Juve e Mancini è stato tracciato per tanti anni, ma quest'anno potrebbe sciogliersi in una maniera del tutto inedita.



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