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Su due aspetti, la Juventus e Federico Chiesa sembrano inamovibili. Il primo, di parte bianconera: se non dovesse arrivare il rinnovo - e al momento non ci sono le condizioni, né i lavori in corso -, allora il numero sette partirà quest'estate. Il secondo, lato giocatore: okay alla cessione, ma solo se riesce a fare un upgrade. E non ci sono tanti club in grado di garantire a Federico Chiesa lo stipendio richiesto, il blasone necessario, un posto da protagonista e la Champions League. 

Va da sé: è un incastro complicato, una partita a scacchi dove il tic-tac del cronometro fa più rumore di una sveglia all'alba. La Juve cerca di non restare incastrata in questa situazione, però sa benissimo come (e quanto) l'addio di Chiesa possa spostare nelle dinamiche di mercato. 


Futuro Chiesa: il dialogo con il Manchester United


L'idea più facile - e l'abbiamo visto con Douglas Luiz - è quella di inserire Chiesa in uno scambio, unire l'utile al fondamentale. Ecco perché non va trascurata fino alla fine la possibilità che l'ex Fiorentina possa rientrare nelle chiacchierate esplorative che la Juve sta facendo in giro per il mondo. Il canale con lo United è importante, ed è stato aperto tempo fa. Si è parlato di Greenwood, ma il nome oggi più forte sembra quello di Sancho. Pure qui: toccherebbe rivedere l'ingaggio dell'inglese, la posizione dell'esterno italiano e trovare una quadra equivarrebbe a scalare una collina tortuosa. 

Sancho avrebbe però un sostanziale vantaggio, dal momento in cui potrebbe farsi in prestito e a prescindere dalla situazione Chiesa. Greenwood no: il Manchester vuole cederlo, e allora Federico potrebbe scalare più facilmente la strada verso Old Trafford. A prescindere, sarebbe una situazione a lui congeniale? Non giocherebbe la Champions, ma avrebbe addosso tutti gli occhi del mondo. Ci si può accontentare.



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