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Più Kostic di Iling. Più Chiesa di Yildiz. Per il resto, ecco, la Juventus non dovrebbe cambiare pelle, neanche dopo il tonfo all'ultimo minuto contro la Lazio di Tudor. Che torna, intanto, e lo fa in una gara che ha un valore decisamente importante: regala l'andata delle semifinali di Coppa Italia, e l'accesso al turno successivo vorrebbe dire la possibilità di sollevare un trofeo e ritrovarsi a lottare per la Supercoppa Italiana. Non è roba banale. 

Così la Juve, che schiererà Perin, portiere di coppa, deve scrollarsi di dosso quanto prima la delusione dell'Olimpico e calarsi in una nuova mentalità. Più dinamica. Meno sparagnina. Per Allegri, vale la regola del Gattopardo: per cambiare tutto occorra che nulla cambi. Tornerà al 3-5-2. 


Juventus-Lazio: dubbi e ballottaggi di formazione


Messe a posto le certezze, tocca allora sviscerare i dubbi. Il primo: chi sarà il terzo di difesa, con Danilo e Bremer? Rugani insidia Gatti, che in questo momento sembra comunque in vantaggio. Sugli esterni, Iling sembra avanti su Kostic, reduce anche da un'influenza. 

In mezzo McKennie rientrerà dal primo minuto, mentre Miretti sarà in panchina. Locatelli e Rabiot non si toccano. Così come Vlahovic davanti: è mancato tremendamente a Roma. Al suo fianco, più Chiesa di Yildiz. Ma qui le sorprese sembrano forse inevitabili. 

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