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Attacco pesante, vittoria pesante. Equazione forse un po' banale, ma evidentemente per ritrovare la vittoria la Juventus aveva bisogno di quello, di un maggior peso lì davanti dove - lo si è notato ovunque e detto in tutti i modi - Dusan Vlahovic si trovava sempre troppo solo. E allora sì, giusto schierare pure Nico Gonzalez insieme a Francisco Conceicao e Kenan Yildiz, pure su un campo teoricamente "facile" come quello di Monza dove magari, in altri tempi, sarebbe bastata una sola punta per tornare a casa con i tre punti. 

Si dice che si capisce l'importanza di qualcosa o qualcuno quando manca. Ecco, è andata esattamente così con l'argentino, il tassello giusto per completare un puzzle che ora inizia a mostrare un disegno più definito e colorato, che è ancora lontano dalla perfezione ma sicuramente invita di più a proseguire con gli incastri. Con Nico Gonzalez gira meglio anche il serbo, ma in generale tutti sanno di avere un riferimento in più tanto nella manovra d'attacco quanto nella finalizzazione.

Tutto bene, quindi? Non proprio, altrimenti si sarebbe vinto 4-0, contro un Monza che francamente ha mostrato parecchi limiti soprattutto in difesa. Perché a questa Juve è mancato un po' di equilibrio, quello che forse avrebbe potuto garantire più Khephren Thuram di Teun Koopmeiners, lì di fianco all'inossidabile Manuel Locatelli. Le esagerazioni, del resto, non pagano mai. Poi questo non significa che l'undici titolare di oggi non possa essere riproposto. Ma Thiago Motta deve prima ritrovare la solidità della sua fase difensiva, altrimenti rischia di farsi male. Da Monza, comunque, si può ripartire.