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    Juventus, la carica di Perin: 'Stiamo costruendo qualcosa di nuovo, ma ce la giochiamo con tutti'. La frase su Locatelli

    Juventus, la carica di Perin: 'Stiamo costruendo qualcosa di nuovo, ma ce la giochiamo con tutti'. La frase su Locatelli

    • Redazione BN
    Ospite all'evento di beneficenza "Save the date" per sconfiggere il diabete di tipo 1, Mattia Perin ha parlato ai microfoni di Sky di questa prima parte di stagione della Juventus:


    LA CLASSIFICA - "Sì, c'è una bella bagarre, usando un termine da Motomondiale. Stando all'interno e vedendo come lavoriamo, non solo la quantità, ma anche la qualità che mettiamo nel campo, la qualità umana che c'è all'interno dello spogliatoio, potevo aspettarmelo comunque, noi ce la giochiamo con chiunque. Ovvio che è un momento di crescita per tutti, stiamo costruendo qualcosa di nuovo. Quando c'è un cambiamento e si costruisce qualcosa, c'è sempre quel periodo dove devi metabolizzare quel cambiamento. Ci sono magari delle zone grigie che hai in questo percorso, o delle zone di crisi nera, ma sono proprio quei momenti, che se affrontati nella maniera giusta, ti fanno uscire come collettivo ancora più forte. Noi siamo pronti a tutto, siamo pronti a lavorare sodo, siamo pronti a metterci in gioco partita dopo partita, anche ad avere magari un periodo no, lavoreremo su quel periodo no e quando usciremo da quel periodo no saremo ancora più forti. Per il momento va bene così, abbiamo avuto magari delle partite dove potevamo fare meglio, ma questo è il calcio, è lo sport, ma siamo contenti di quello che stiamo facendo e soprattutto del lavoro che facciamo".

    LA FIORENTINA DI PALLADINO - "Me lo aspettavo perché conoscendo l'allenatore che ha fatto bene a Monza e guardando anche la qualità dei singoli che ha, si poteva pronosticare. Non pensavo così in fretta, ma Palladino sta facendo un ottimo lavoro. Per quanto riguarda le situazioni della zona alta di classifica, sarebbe bello se la bagarre continuasse a lungo, perché è uno spot per il calcio italiano quando c'è così tanta concorrenza. Quando ogni domenica ci sono degli scontri diretti per il vertice fa sì che anche le persone fuori dall'Italia siano invogliate a vedere quelle partite. E secondo me questo sarebbe bello se potesse continuare perché alla fine il calcio è competizione, competitività, noi tutti non vediamo l'ora di competere"

    LOCATELLI IN NAZIONALE  - "Siamo molto amici con Manuel, ci conosciamo, ci diamo una mano dentro lo spogliatoio a vicenda, e credo che se la meritasse già prima. Sta giocando a un livello molto alto, ci dà una mano in tutte e due le fasi, ci dà una mano a livello emotivo, a livello comportamentale, oltre che tecnico in campo. Secondo me la meritava già prima, sono contento, le cose non accadono per caso, accadono per un motivo e lui merita di stare lì e di indossare la maglia dell'Italia".

    LA STAFFETTA CON DI GREGORIO - "Si dice che nel calcio si giochi tanto e da un certo punto di vista è anche vero. Ma se riesci ad avere una rosa altamente competitiva, con 23 giocatori intercambiabili, non avrai più chi fa cinquanta partite e altri dieci. Si deve andare, parere mio, verso massimo trentacinque per uno e venticinque per l'altro. E si crea uno spirito competitivo che, se pulito e leale, alza il livello di tutto".

     



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