Kalulu contro il Milan: la partita da ex del difensore della Juventus
Arrivato a Milano nell'estate del 2020, prelevato dalla seconda squadra del Lione, Kalulu è stata una scommessa vinta dalla "vecchia" dirigenza del Milan. Protagonista assoluto nell'anno dello scudetto, quando insieme a Tomori ha formato una super coppia che ha spinto i rossoneri al trionfo un po' a sorpresa. E sorpresa in quel Milan era stato proprio il francese per l'impatto che è riuscito ad avere se pur molto giovane.
Dopo lo scudetto, le due stagioni successive non sono andate come immaginato e sperato. Kalulu ha faticato a mantenere lo stesso livello di prestazioni ma sopratutto, nell'ultimo anno ha dovuto convivere con infortuni ripetuti che lo hanno lasciato fuori dai giochi per quasi tutta la stagione. Situazione che poi ha portato almeno in parte a farlo scivolare in fondo alle gerarchie del nuovo allenatore, Paulo Fonseca e della dirigenza rossonera. L'arrivo di Emerson Royal e Pavlovic ha chiuso ulteriormente gli spazi per Kalulu, che rischiava addirittura di finire fuori dalla lista Uefa.
La cessione in estate: rimpianto Milan
Ed ecco allora che la Juventus ha capito che c'era l'opportunità di ingaggiarlo a costi contenuti e con una formula vantaggiosa (prestito con diritto di riscatto). La telefonata di Thiago Motta ha convinto Kalulu ad accettare la destinazione bianconera e il resto è storia. Il 24enne si è preso subito una maglia da titolare e non l'ha più mollata, convincendo in pochissimo tempo la Juventus che il riscatto sarà solo una formalità. Un rimpianto per il Milan fino ad ora, visto anche il rendimento sottotono di chi è arrivato indirizzando il francese verso la porta d'uscita.
A San Siro sabato Kalulu avrà un motivo in più per fare bene oltre che incontrare chi non ha più creduto in lui, ovvero riscattare la serata contro l'Inter, proprio in quello stadio, quando Pierre regalò un rigore. Quella però rimane l'unica nota negativa di un inizio con la Juve sopra ogni aspettativa.