Juventus, il caso Suarez: le indagini illecite e il dossieraggio Striano
La Juve aveva chiuso virtualmente il colpo Luis Suarez, ma non avendo uno slot da extracomunitario per tesserarlo ha aiutato il giocatore nell'ottenere il passaporto presso l’Università degli Stranieri a Perugia, fissando un esame di italiano propedeutico all’ottenimento della cittadinanza, prenotato per lui nonostante alla fine la Juventus avesse già deciso di non tesserarlo. Ma questo test, alcuni professori dell’Università, intercettati nel quadro di un’altra indagine di tipo amministrativo, sostengono sia una farsa e da lì i PM aprono un fascicolo secondario intercettando i dirigenti della Juventus fino all'allora presidente Andrea Agnelli. Le indagini parallele sulla Juve non portano i PM a formulare un'accusa anche perché proprio in quei giorni, qualcuno diffonde a mezzo stampa alcuni stralci dell’indagine e delle intercettazioni. Oggi, come riporta Tuttosport, sappiamo chi li ha scaricati quei file, e soprattutto come: illegalmente. È ciò che sta emergendo dall'inchiesta sul dossieraggio illecito portato avanti dal luogotenente della Guardia di Finanza Striani, dal magistrato Laudati entrambi al lavoro per la Direzione Nazionale Antimafia insieme ad altri 13/14 indagati. Per il fascicolo Suarez è chiave la posizione di Raffaele Guadagno, cancelliere della Procura di Perugia che, attraverso svariati accessi non autorizzati (dal 9 dicembre 2020 al 7 luglio 2021), si impossessò di 264 file provenienti da due diversi fascicoli, riguardanti l’esame di Luis Suarez.