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Un’estate di fuoco non basta per spargere le ceneri del vecchio e alimentare la fiammella del nuovo progetto tecnico. E sarebbe tutto più semplice con un po’ di diavolina, ma qui si tratta di un lavoro all’antica, dove rametto per rametto si costruisce il falò. Cristiano Giuntoli ha dato una sferzata mica male nella sessione di mercato estiva, ma Roma non è stata costruita in un giorno e anche per la nuova Juventus si dovrà pazientare un attimo.
 

Mercato Juve, cosa cambierà nel 2025

 
La grande rivoluzione della Juventus è cominciata dal centrocampo, reparto quasi interamente rinnovato e messo nelle mani di Thiago Motta. La seconda fase, invece, richiede un’accelerata. Il tema è tristemente noto: gli infortuni di Bremer e Cabal obbligano Cristiano Giuntoli ad uno sforzo non previsto in vista dell’apertura della sessione di mercato invernale. Le rivoluzioni di mercato mal si accompagnano al freddo di gennaio, ma così è e non può essere altrimenti. E il punto di vista è chiaro: da Antonio Silva a Hancko, passando per Tomori: parliamo di profili progettuali, non di rincalzi e tappabuchi.
 
E poi l’attacco. Anche qui: attenzione a gennaio, sebbene non sia questa la priorità. Un profilo in prestito che possa attivare Vlahovic o nel caso sostituirlo; che sia di garanzia quando Milik di garanzie ne dà troppo poche. La vera rivoluzione, però, questa volta ci sarà sì in estate. Un effetto domino che, questo lo scenario che sembrerebbe prefigurarsi, partirà con la caduta della tessera con il faccione di Dusan Vlahovic. Via il numero 9 attuale, dentro un altro. Jonathan David, Zirkzee, ecc.. Tanti i nomi in fase di valutazione, ma tocca attendere che si rialzino le temperature.

 

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