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Come si dice in questi casi? Chi ben comincia è a metà dell’opera. Qui, in verità, non siamo neanche al 30 per cento di ciò che la Juventus deve proporre – complessivamente – in questa sessione di mercato. Che, nel dettaglio, aprirà i battenti domani e chiuderà il 30 agosto. Insomma, due mesi di (pura) passione.

Ci divertiremo. O meglio, già lo stiamo facendo, perché alla Continassa stanno dando prova di grande vivacità. E non solamente per quanto riguarda il mercato. Basti pensare al lavoro proposto da Francesco Calvo e il suo team nell’ambito dell’accordo con Fanatics, piattaforma digitale leader nel settore dello sport, che ha deciso di associare il suo brand alla Vecchia Signora per undici anni. Chiari segnali di come, in vista del nuovo main sponsor, la Juve abbia le idee chiare e punti a chiudere la miglior operazione possibile; da contestualizzare al periodo storico che sta vivendo il club e – in generale – il calcio italiano.

E poi l’area sport, plasmata e firmata Cristiano Giuntoli, com’era normale che fosse dopo un primo anno di ambientamento. Giuseppe Pompilio a fungere da braccio destro del Football Director, Stefano Stefanelli a capo dell’area scouting, Michele Sbravati (dopo ben ventidue anni di Genoa) a coordinare il settore giovanile, senza sottovalutare le riconferme di Claudio Chiellini e Max Scaglia, rispettivamente per la Next Gen e U19.

Ecco il piatto forte, quello che rende fameliche le nostre giornate. Ma soprattutto quelle di Giuntoli che, nelle ultime settimane, ha iniziato a ritoccare sensibilmente la rosa da consegnare nelle sapienti mani di Thiago Motta. Ah, ecco, l’ultimo mese ha portato anche la firma del tecnico italo-brasiliano: piano A doveva essere, piano A è stato.

Presi Michele Di Gregorio e Douglas Luiz, con altri 7-8 volti nuovi destinati ad approdare all’ombra della Mole. Tradotto? Semaforo verde alle cessioni. Da Kaio Jorge venduto al Cruzeiro, passando per Iling ed Enzo Barrenechea inseriti nel maxi affare con l’Aston Villa, senza sottovalutare Moise Kean prossimo a sostenere le visite mediche con la Fiorentina.

Poi, in attesa delle varie evoluzioni, c’è il lavorone fatto su Adrien Rabiot (che prima o poi, si spera prima che poi) darà una risposta circa il rinnovo, ma intanto la Juve si sta cautelando assicurandosi le prestazioni del connazionale Khéphren Thuram dal Nizza.

Sì, è vero, solamente il tempo sancirà la bontà o meno delle mosse bianconere. Ma le strategie sono nitide, coerenti, sposate interamente da una società che rema in un’unica direzione. In definitiva, l’inizio è stato dei più promettenti. E il meglio deve ancora venire…