Kean Juve, cosa è cambiato
Cosa è cambiato? Uno dei temi lo tocca l’amico McKennie: “Quando era qui c'erano molte persone che dubitavano di lui e molte persone contro. Era un po' ingiusto. Solo perché è un attaccante e deve fare goal, ma è difficile farlo quando entri negli ultimi 10 minuti di ogni partita o di tutte le partite”.
Non sempre è stato come dice lo statunitense. Massimiliano Allegri ha avuto fiducia in Kean e a volte lo ha schierato titolare al posto dello stesso Vlahovic o di Milik. Moise è stato anche sfortunato tra legni e decisioni inflessibili del Var e quando il goal non arriva è facile incastrarsi in una spirale negativa. A questo si aggiunga l’infortunio e il lungo periodo di recupero che, tra le altre cose, non gli permise di passare all’Atletico Madrid. Ecco, il ritorno a Torino dopo essere stato in tribuna per seguire i Colchoneros è stata un’altra botta.
La verità è che Kean non può essere un rimpianto per la Juventus (anche per i 18 milioni che ha portato nelle casse con la sua cessione) e Moise non può rimpiangere la Juve. C’era bisogno di separarsi per ripartire: a volte è necessario sia così, senza mezzi termini. A Firenze Kean ha trovato una piazza che lo coccola, un allenatore che punta su di lui e una squadra che gli gira intorno. E lui ha ritrovato goal, serenità, la fame di chi punta a essere il migliore. E con queste premesse arriverà domenica a Torino.
Kean, le ultime stagioni in numeri
Kean Fiorentina, stagione 2024/2025
- Presenze: 21
- Minuti: 1569’
- Goal: 14
- Assist: 1
Kean Juve, la stagione 2023/2024
- Presenze: 20
- Minuti: 654’
- Goal: 0
- Assist: 0
Tutti gli AGGIORNAMENTI sulla Juventus in TEMPO REALE!
Aggiungi IlBiancoNero.com tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui