
‘Thiago Motta non mi ha più considerato’. Quanto e come ha giocato Fagioli dopo Lipsia-Juventus
A raccontarlo è stato lo stesso Fagioli, in un’intervista al Corriere dello Sport: “Dopo Genoa e Lipsia, Motta non mi ha più considerato. Firenze mi ha restituito il piacere e la leggerezza. Fagiolino è morto, oggi sono Nicolò”. Parole forti, che nel corso della giornata hanno acceso il dibattito sulla Juventus e sul lavoro dell’allenatore italo-brasiliano.
Il centrocampista emiliano non ha nascosto il suo disappunto per essere stato messo da parte dopo quelle partite. La fiducia ritrovata a Firenze gli ha permesso di esprimersi nuovamente con leggerezza, allontanandosi dall’etichetta di giovane promessa per affermarsi come giocatore maturo.
Le dichiarazioni di Fagioli hanno generato molte reazioni, mettendo in discussione le scelte della Juventus e la gestione di Motta. Se a Torino il suo talento non è stato più considerato, a Firenze ha trovato un ambiente pronto a valorizzarlo. Per lui, la Viola rappresenta una nuova opportunità di crescita e una possibile destinazione definitiva.
Quanto ha giocato Fagioli dopo Lipsia?
Nicolò Fagioli è stato davvero messo da parte dopo il match contro il Lipsia? In parte sì, in parte no. Il centrocampista emiliano, infatti, è rimasto nelle rotazioni di Thiago Motta per un certo periodo, continuando a trovare spazio anche dopo quella sfida.
Dopo la gara di Champions, Fagioli ha giocato 45 minuti contro il Cagliari, subentrando a Locatelli nel secondo tempo. Poi è sceso in campo contro la Lazio, disputando 26 minuti. Successivamente, è stato schierato da titolare in due match di spessore: 90 minuti contro lo Stoccarda e 61 minuti contro l’Inter. Tuttavia, proprio dalla sfida di San Siro, datata 27 ottobre, la sua presenza in campo si è drasticamente ridotta.
Dal match contro i nerazzurri, Fagioli ha trovato spazio dal primo minuto solo in un’occasione, il 7 dicembre contro il Bologna. Per il resto, il suo utilizzo è stato sempre più marginale: in totale, ha giocato appena 137 minuti nelle successive 21 partite, con una media di soli 6,5 minuti a partita. Un dato che racconta chiaramente come, nel tempo, il suo ruolo nella squadra sia stato ridimensionato fino a diventare praticamente marginale, portando alla rottura definitiva con la Juventus e al suo trasferimento alla Fiorentina.
Come ha giocato Fagioli dopo Lipsia
Va altresì ribadito che Lipsia rappresenti l’apice prestazionale di Fagioli, mai più avvicinato nel corso della stagione. Quando impiegato non ha più brillato e, seppur ci siano stati errori di gestione, va anche detto che in quel momento la sua uscita dalle rotazioni non ha destato scalpore proprio perché il Fagioli di Lipsia non si è più visto.
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