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"A Milano andremo tutti", con queste parole Massimiliano Allegri ha iniziato la conferenza stampa.  In quel "tutti", ci sono in particolare Tiago Djalò e Carlos Alcaraz, i due nuovi acquisti arrivati a gennaio. Il primo, ormai da quasi due settimane mentre per l'argentino la nuova avventura a Torino è iniziata da pochissimi giorni. Due situazioni diverse, come ha spiegato Allegri, anche se paradossalmente, è proprio il centrocampista che può esordire già a San Siro.
 

Juve, Alcaraz ci sarà contro l'Inter


Alcaraz per questioni burocratiche ha dovuto posticipare il primo allenamento con la Juve, aggregandosi al gruppo solamente nella giornata di oggi, alla vigilia del match contro l'Inter. Eppure, basterà per portarlo a Milano. Lo ha annunciato Allegri, forse un po' a sorpresa. E' la dimostrazione di come il centrocampista abbia convinto nei primi test atletici fatti al JMedical e che sia in condizione per poter dare una mano subito alla Juve.
 

Alcaraz in campo con l'Inter?


Convocato si, ma non in campo dall'inizio, ovviamente. Anche perché Allegri ritrova il centrocampo titolare, con Locatelli in regia e Mckennie-Rabiot ai lati. Per il momento, Alcaraz si dovrà accontentare di un posto in panchina, che già è qualcosa visto il poco tempo che ha a  disposizione per conoscere i compagni prima della sfida. Può essere però la carta a sorpresa da giocarsi nel finale di partita, soprattutto se la Juve fosse in svantaggio. Il primo cambio a centrocampo sarà Fabio Miretti, ma non è da escludere un utilizzo di Carlos come "scheggia impazzita". Allegri ha un'arma in più da poter sfruttare ora. 
 

Juve, Djalò convocato: le sue condizioni


Tiago Djalò a differenza di Alcaraz, ha avuto più tempo per inserirsi e finalmente è convocato insieme alla squadra. Prima di vederlo in campo però, ci vorrà ancora tempo. Lo ha fatto capire chiaramente Allegri: "E' indietro, viene da un'operazione al crociato e lo stiamo inserendo". Insomma, se Alcaraz ha speranze di calcare il campo di San Siro, è improbabile che vedremo Djalò, anche solo per qualche minuto. Non è ancora pronto per giocare, gli manca il ritmo partita; inevitabile per un giocatore che l'ultima partita l'ha fatta quasi un anno fa.