Il passato con Guardiola e una nuova sfida in bianconero
Nel 2017, Guardiola non trovò spazio per lui al Manchester City, dopo l’arrivo dal Vasco da Gama. Un doppio prestito al Girona e il successivo trasferimento all’Aston Villa sembravano aver chiuso quella parentesi senza rancore. Oggi, però, Douglas Luiz è chiamato a un'altra sfida, questa volta in maglia bianconera. Dopo un inizio di stagione complicato, il brasiliano si è fermato per un risentimento muscolare poco prima della sfida contro lo Stoccarda, che avrebbe dovuto giocare da titolare. Da allora, 43 giorni di stop e un’assenza che pesa, tanto in campo quanto nei discorsi di mercato.
Un nome al centro delle strategie di mercato
In questi giorni, il nome di Douglas Luiz è stato accostato più alle manovre di mercato che al calcio giocato. La Juventus ha bisogno di liquidità per rafforzare la rosa a gennaio, specialmente in difesa. Per farlo, sarà necessario liberare spazio salariale e incassare dalle cessioni. Arthur potrebbe rappresentare una soluzione, ma difficilmente garantirà un ritorno economico significativo. Tra i giocatori “sacrificabili”, Luiz è quello con maggior valore potenziale: acquistato con grandi aspettative, il brasiliano non ha ancora reso secondo gli standard attesi, alimentando riflessioni su un possibile addio.
La risposta del giocatore: restare e dimostrare
Douglas Luiz, però, non sembra intenzionato a fare le valigie. Il brasiliano, con fermezza, ha ribadito internamente di voler restare a Torino e dimostrare il suo valore. Il centrocampista si dice deluso dalla situazione attuale, sia per il mancato apporto alla squadra sia per il ritardo nel suo adattamento al calcio italiano. Aveva scelto la Juventus per crescere, imporsi in Serie A e vivere un’esperienza in una delle grandi d’Europa, che gli ricordava persino i colori del suo amato Vasco da Gama.
L’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera aveva rinnovato l’entusiasmo del giocatore, pronto a lavorare con un allenatore che apprezza la qualità tecnica e tattica del centrocampista. La trattativa che lo ha portato a Torino non era stata semplice, con il mancato trasferimento di McKennie all’Aston Villa che aveva rischiato di far saltare tutto. Alla fine, l’intesa tra Monchi e Giuntoli ha permesso di realizzare un colpo voluto fortemente dal club.